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Livres anciens et modernes

Castellacci Mario

LA MEMORIA BRUCIATA

MONDADORI, 1998

22,00 €

Europa Libreria Editrice

(Roma, Italie)

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Détails

Année
1998
Auteur
Castellacci Mario
Pages
262
Éditeurs
MONDADORI
Description
Rilegato con sovraccoperta
Jaquette
Oui
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide

Description

15X22,5 - NUOVO Romanzo di un vecchio ragazzo. La gran parte di coloro che dopo l'8 settembre 1943 aderirono alla Repubblica di Sal? non aveva ancora vent'anni. E spesso non erano neppure i giovani fascisti pi? solerti e fanatici, molti dei quali invece, fiutato in fretta il vento opportuno, trovarono pi? comodo buttare la camicia nera alle ortiche, se non cambiare addirittura drasticamente bandiera. Cos?, a ingrossare le fila dei "repubblichini", oltre ai campioni di una pi? rinomata tipologia di facinorosi, andarono anche giovani come tanti, al grido di ?Viva l'Italia!? pi? che a quello di ?Viva Mussolini!? Ragazzi che semplicemente pensavano si dovesse restare fedeli a certe idee di patria, onore, fermezza; e disposti per tali idee a morire pi? che a uccidere. Estranei a quello spirito fazioso e a quel furore distruttivo che da sempre vengono associati all'iconografia di Sal?, essi erano spinti dall'urgenza di "valori" antichi che la tradizione ottocentesca e risorgimentale, prima ancora che fascista, aveva radicato in loro. A questa categoria appartiene Mario Castellacci, al quale tocc? di scrivere le parole della canzone repubblichina pi? famosa, quella Canzone strafottente il cui verso iniziale -le donne non ci vogliono pi? bene- fu la colonna sonora di una generazione emarginata e che poi fece della propria emarginazione una bandiera, un segno di sprezzante distinzione. La memoria bruciata ? un libro di memorie onesto. Ancora risentito nel rivendicare l' "onore delle armi" per quei reduci ormai ultrasettantenni, ? invece sereno nel ritrarre, con il distacco di pi? di mezzo secolo, amici e nemici, camerati e compagni, eroi e vigliacchi incontrati nei giorni di una dolorosa guerra civile. Ma questa Memoria bruciata non ? solo la testimonianza di una stagione di lutti; nelle sue pagine affiorano, ritratti con un gusto "strapaesano" di ascendenza tutta toscana, figure di parenti, persone e cose viste negli anni che precedettero la guerra. Tutt'altro che avulsi dal resto del racconto, essi sono citati come testimoni e complici di un'epoca, delle ragioni morali che portarono un ragazzo a scegliere un giorno la "parte sbagliata". Risalta, in queste pagine, la vivida rappresentazione di quell'Italia povera eppure allegra, in cui il fascismo di periferia vestiva i suoi balilla di panni ritinti e scarpe scompagnate, mentre un'antica ironia, uno spirito di adattamento affinato nei secoli scortavano tutto un popolo verso la catastrofe della guerra mondiale.