Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Maugham W. Somerset.

La diva Julia.

La biblioteca di Repubblica, 2003

8,00 €

BFS Libreria

(Ghezzano, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
2003
ISBN
8496142574
Lieu d'édition
Roma
Auteur
Maugham W. Somerset.
Éditeurs
La biblioteca di Repubblica
Etat de conservation
Comme neuf
Condition
Ancien

Description

Ed. speciale per «La Repubblica». 252 p. ; 21 x 13 cm. La Biblioteca di Repubblica. Novecento, 77. Quando uscì, nel 1937, «La diva Julia» sembrò poco più di una sorta di collage di episodi e atteggiamenti tratti dalla vita di alcune "divine" del teatro a cavallo fra XIX e XX secolo, da Sarah Bernhardt a Eleonora Duse. Solo più tardi ci si accorse che il personaggio di Julia Lambert, protagonista assoluta del romanzo, trascendeva decisamente l'aneddotica, e arrivava anzi a incarnare i tratti salienti - nelle lacune d'identità, nell'inabilità a vivere, nei difetti di consapevolezza che si traducono in difetti d'essere - dell'"eroe problematico" novecentesco. Grande attrice, osannata da pubblico e critica, sorretta da un talento naturale che può permettersi di ignorare precetti e tecniche di recitazione, Julia fonda l'intera sua arte sul semplice principio per cui non si deve "essere naturali", ma soltanto "sembrare naturali": una disposizione alla finzione talmente interiorizzata da estendersi anche alla vita reale, interponendo uno spesso diaframma fra lei stessa e l'autenticità dei suoi sentimenti e delle sue emozioni. Pirandellianamente "uno, nessuno e centomila", ella si aliena in una serie di immagini di sé che le conferiscono un ferreo controllo su se stessa, sugli altri, sul mondo. Si delinea così lo straordinario ritratto di un personaggio vincente grazie alla propria inconsapevolezza, capace di mascherare fin quasi ad annullare l'abisso oscuro della personalità nativa: un abisso che tuttavia si ripropone per rapide fratture, per soprassalti indecifrabili, per brusche e volatili cupezze, come una presenza ignota che reca in sé, inequivocabili, i tratti della sconfitta. Titolo originale dell'opera: «Theatre». Traduzione di Franco Salvatorelli. Supplemento a «La Repubblica». Legatura editoriale, coperta in cartone rigido telato di colore azzurro, con impresso il titolo in nero al dorso, muto al piatto. Sovraccoperta di colore verde, illustrata a colori. Codice libreria 5298.