La cattedra e il bugliolo.

318 p ; 21 x 15 cm. Protagonisti. Questa è l'autobiografia di Antonio Pesenti, illustre economista e docente universitario, collaboratore alla metà degli anni Trenta al movimento di Giustizia e libertà e poi al Partito socialista. Arrestato nel novembre del 1935 venne processato e condannato a 24 anni di carcere dal Tribunale speciale per attività antifascista. Riconquistata la libertà nel settembre del 1943 dopo la caduta del fascismo prende parte alla Resistenza aderendo al Partito comunista. Fu presidente della Commissione per lo studio dei problemi del lavoro istituita nel gennaio 1946 nell'ambito del Ministero per la Costituente. Dal 1946 al 1947 ottenne la vice presidenza dell'IRI. Fu membro del comitato centrale del PCI, della presidenza del Centro studi di politica economica e del Comitato direttivo dell'Istituto Gramsci. Dal 1968 si dedicò interamente all'insegnamento e agli studi, che nel dopoguerra lo avevano visto fondatore del “Centro economico per la ricostruzione” e della rivista Critica economica ed editore di Politica Economica. Fu titolare della cattedra di Scienza delle Finanze e Diritto Finanziario all'Università di Parma nel 1948, indi fu ordinario di Economia Politica a Pisa e a Roma. . Legatura editoriale, coperta in cartone rigido illustrata a coori, titolo impresso al dorso e al piatto. Sovraccoperta plastificata (trasparente). Codice libreria 8950.