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Livres anciens et modernes

Samuel Taylor Coleridge, Massimo Giannotta, Alessandro Gebbia

La ballata del vecchio marinaio. Testo inglese a fronte

Robin, 2017

13,30 € 14,00 €

Robin Edizioni

(Torino, Italie)

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Détails

Année
2017
ISBN
9788867409495
Auteur
Samuel Taylor Coleridge
Pages
107
Série
Biblioteca del vascello
Éditeurs
Robin
Format
230×150×10
Edité par
Massimo Giannotta
Thème
Poesia di singoli poeti
Préface par
Alessandro Gebbia
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

“Posta come poemetto introduttivo alle Lyrical Ballads, pubblicate a Londra nel 1798 insieme all’amico e sodale William Wordsworth, la “Ballata del vecchio marinaio” di Samuel Taylor Coleridge, che qui presentiamo nella nuova e convincente versione italiana di Massimo Giannotta, è ancora oggi uno dei componimenti poetici in lingua inglese più letti al mondo, se non il più letto. Considerato un vero e proprio manifesto di quell’incipiente movimento che, sul finire del Settecento, traghetta in Inghilterra lo Sturm und Drang tedesco e dà origine alla grande stagione del movimento romantico inglese, è un poemetto in sette parti che appare, in tutto e per tutto, figlio dei suoi tempi. Di quei tempi, vale la pena ricordarlo, che vedono addensarsi su di un secolo apparentemente “illuminato” le nubi procellose delle due grandi e traumatiche rivoluzioni – quella industriale e quella francese – di cui l’autore è spettatore e indiretto testimone. Di fronte al mutarsi di un mondo nuovo che non appare più quello filosoficamente sognato e auspicato ma, drammaticamente, il prodotto, contraddittorio e ipocrita, del pragmatismo della classe mercantile borghese e puritana che vede nel profitto, generato dai commerci, dall’industrialesimo e dal proto-capitalismo nei quali l’Inghilterra si è ormai assicurata il primato, l’unica ragione di vita, il poeta reagisce con il solo strumento di cui sembra disporre – quella invenzione poetica all’apparenza nuova nella forma e nei contenuti – per cercare di comunicare tutto lo sgomento e la attonita preoccupazione di fronte a una società in cui non sembra più riconoscersi e che gli si rivela sempre più intenzionata a escluderlo, a renderlo una voce nel deserto, inascoltata e inascoltabile.” (Dall’Introduzione di Alessandro Gebbia)
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