Détails
Auteur
Vigorelli Giancarlo (Direttore).
Éditeurs
Edizioni Rapporti Europei
Thème
Letteratura italiana - Letteratura straniera - Arte - Riviste
Description
Rivista fondata a Roma nel gennaio del 1960 da Giancarlo Vigorelli, direttore della testata, e da Domenico Javarone, Condirettore fino al numero 20-21 dell'aprile-giugno 1963, poi affiancato da Davide Lajolo. I fascicoli escono nelle Edizioni Rapporti Europei. Direzione, redazione ed amministrazione della testata hanno sede inizialmente in via Micheli, per poi trasferirsi in via Montanelli, sempre a Roma. Nel 1965 inizia la nuova serie con la testata modificata, ma nello stesso anno cessano le pubblicazioni. Dal fascicolo numero 3 (giugno 1960) si aggiunge la sezione "L'Europa artistica", mentre dal numero 13 - 14 (giugno-agosto 1961) "L'Europa cinematografica"; si tratta di vere e proprie riviste all'interno della rivista, spesso separate fisicamente da un'ulteriore copertina interna. Le due sezioni trattano argomenti di arte e di cinema attraverso saggi critici, recensioni, interventi specifici e vanno a dare il nome alla rivista che nel 1965 diviene "L'Europa letteraria, artistica e cinematografica". La rivista appare strutturata in quattro parti: quella denominata "Testi" raccoglie scritti in prosa, poesia e saggi critici, quella chiamata "Fatti e idee" presenta interventi riguardanti la letteratura e l'arte in genere, "Letture" offre delle recensioni, mentre "Notiziario" offre il Bollettino della Comunit‡ Europea degli Scrittori, ma Ë una sezione che scompare dopo pochi numeri. Successivamente si aggiungono "Testi" e "Galleria" per il settore artistico, sempre "Testi" e "Primi piani" per quello cinematografico. Il periodico di Vigorelli e Javarone si propone ai suoi lettori con un programma di "rottura" nei confronti della tradizionale separatezza della cultura delle due zone dell'Europa, quella occidentale e quella orientale, sforzandosi di promuovere un confronto ideologico tra la cultura marxista e quella borghese. Vigorelli basa la sua idea sul fatto che "gli scrittori, gli artisti e gli uomini di cultura proprio perchÈ strutturalmente sono fatti per l'unit‡, non hanno mai paura delle divisioni e dei dissensi, nÈ si perdono tra ideologie opposte". Appare cosÏ come "assolutamente necessario e urgente, che le cosiddette due Europe desistano di ignorarsi", e la rivista intende farsi promotrice di questo spirito affinchÈ "l'Europa dell'una e dell'altra parte" non debbano "tardare pi˘ a conoscersi, e a riconoscersi". "L'Europa Letteraria" instaura questo confronto pubblicando accanto a diversi autori italiani opere di scrittori stranieri in traduzione e anche in lingua originale. Opera riccamente illustrata da tavole in nero fuori testo a piena pagina ed illustrazioni in nero nel testo. Numero 8, anno II, aprile 1961. Vigorelli: L'altro fascismo ovvero i manzoniani e i papiniani. Pacheco: poesie proibite. Montale - Lowell: The chess player e altre "imitazioni". Calvino: Quaderno americano. Vespignani: Storie in terza persona. Chiarini: Brecht, il realismo e l'avanguardia. Javarone: La legge della Max. Sinisgalli - Calogero: Un caso di poesia tra Campana e Artaud. Lajolo: Gramsci, Pavese, Malaparte. Numerosi ulteriori capitoli. Esemplare perfetto. Brossura editoriale, pp. 239 pi˘ numerose pagine pubblicitarie (editori, collane, nuove edizioni, ecc), in 8∞