Détails
Auteur
Grimmelshausen, Hans Jakob Christoffel Von (1621-1676)
Éditeurs
Casa Editrice Bianchi-Giovini
Thème
Letteratura tedesca, romanzo picaresco, barocco, traduzioni illustri, illustrati
Description
Molto ben conservato.
Description
Tela editoriale con sovraccoperta illustrata, cm 22 x 14.5, pp XX 805 (3), numerose illustrazioni in nero. Collana Aretusa, Narrativa Classica Italiana e Straniera. Prefazione di Ugo Dettore. Prima traduzione italiana integrale del Simplicissimus di Grimmelhausen, romanzo picaresco e classico della letteratura tedesca barocca scritto nel 1668. La traduzione, curata da Ugo Dettore e Bianca Ugo, seguì quella parziale di Angelo Treves (1928) e fu molto apprezzata, venendo ripubblicata più volte nel dopoguerra da Mondadori. L'edizione riproduce l'antiporta di quella originale ed è illustrata da Fulvio Bianconi (1915-1996) che firma anche la copertina a colori. Prima edizione, tirata in 499 esemplari (il nostro non numerato) il 7 dicembre 1945 dalla tipografia La Stampa Moderna. Ugo Dettore (1910-1992), scrittore e traduttore, collaborò con Bompiani presso cui concepì il progetto del grande Dizionario letterario e in quella sede conobbe la moglie Bianca Ugo (1910-1982), traduttrice dal tedesco e l'inglese molto attiva negli anni '30 per Corticelli, Corbaccio, Mondadori, Elettra e lo stesso Bompiani. Sposati nel 1938 Dettore e Ugo fondarono nel 1942 una propria casa editrice intitolandola ad Aurelio Bianchi-Giovini, pubblicista anticlericale dell'Ottocento e nonno di Dettore. La Casa Editrice Bianchi-Giovini fu improntata al recupero di classici e alla traduzione di letterature straniere, patendo non pochi fastidi da parte del regime che spesso non concesse i nulla osta di pubblicazione e addirittura ordinò il sequestro e macero del Satyricon pubblicato nel 1943. La coppia si avvalse peraltro della collaborazione di intellettuali antifascisti quali Ada Prospero Gobetti e Massimo Mila, e nel 1944 fu brevemente incarcerata dai tedeschi a San Vittore. L'ambizioso progetto della Bianchi-Giovini partì con due collane di Saggistica letteraria («Europa») e letteratura («Aretusa»), e con l'Enciclopedia della Donna curata da Bianca Ugo; oltre a Dettore e Ugo, e ai succitati Prospero e Mila, tra i collaboratori della casa editrice ricordiamo Carlo Cordié, Mario Praz, Carlo Bo, Salvatore Fiume. L'ambizioso progetto editoriale, nonostante la pubblicazione nel dopoguerra di molti dei titoli bloccati dal regime, rimase largamente incompiuto e nella collezione Aretusa videro la luce solo 15 delle 150 opere previste. La separazione della coppia e le difficoltà economiche rallentarono molto i lavori; negli anni '50 Ugo Dettore iniziò a collaborare con Garzanti e la casa editrice Bianchi-Giovini, ormai proprietà della sola Bianca Ugo, languì fino a chiudere i battenti nel 1958. La curatissima collezione Aretusa resta una preziosa testimonianza di una delle più interessanti avventure editoriali italiane del '900.