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Livres anciens et modernes

Don Luca Asprea

IL PREVITOCCIOLO

FELTRINELLI, 1971

13,49 € 14,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

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Détails

Année
1971
Lieu d'édition
MILANO
Auteur
Don Luca Asprea
Volume
1
Série
Volume 3 di Franchi Narratori
Éditeurs
FELTRINELLI
Format
21 cm
Edition
TERZA
Thème
Letteratura italiana, Anni Settanta, Scandali letterari, Romanzi, Erotismo, Autobiografie
Description
BROSSURA
Jaquette
Non
Etat de conservation
Comme neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Premiére Edition
Non

Description

DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. OTTIME CONDIZIONI GENERALI, MAI SFOGLIATO, LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO, LIEVE BRUNITURA.

La beatitudine dell'erotismo infantile dovrebbe dimostrare che il peccato non c'era prima che lo introducessero i divieti degli adulti (.) vengono a galla i relitti d'un mondo dominato dall'innocenza del sesso straripante.

Il romanzo è una continua epifania di suggestioni, di incontri, quasi di visioni, in un'atmosfera spesso meridiana che ci suggerirebbe agganci alla 'demonologia' di Roger Callois, dove l'accoppiamento, pur infantile e superficiale, può richiamare le tentazioni di un rito primigenio.

Il previtocciolo è un romanzo autobiografico di Don Luca Asprea, pseudonimo di Carmine Ragno.

Siamo agli inizi del novecento, i fatti narrati da don Luca Asprea sono quelli di Oppido Mamertina, una povera cittadina dell'entroterra tirrenico calabrese, emblema di una Regione, la Calabria, in cui sono ancora vive le ferite del terremoto del 1908 che ha distrutto Reggio Calabria e Messina, e raso al suolo moltissimi centri limitrofi.
Don Luca descrive con dovizia di particolari alcuni quartieri fatiscenti della propria città, le vecchie baracche, che hanno sostituito le catapecchie sbriciolate, i palazzi diruti e, principalmente, la gente povera che si muove con naturalezza tra la sporcizia. Dalla descrizione emerge una società che non è più pagana né ancora cristiana; i costumi della gente sono ancora selvaggi e quasi beduini. Su tutto incombe la rassegnazione come se la povertà, il degrado e la diffusa ignoranza facessero parte dell'ordine ontologico dell'Essere, e non dipendessero invece dal sottosviluppo dovuto principalmente a malgoverno vecchio e nuovo. Don Luca, raccontando la sua vita, offre uno spaccato sul modus vivendi della gente del posto evidenziandone lo stato di prostrazione: descrive la sporcizia che domina ovunque nelle strade, nei tuguri, nelle persone e nel seminario entro i cui bagni i previtoccioli hanno scritto con gli escrementi "W il Papa", il fascismo che ad Oppido Mamertina si manifesta spesso in veste carnascialesca e caricaturale, la religiosità della povera gente che nulla ha a che fare con il messaggio evangelico, la superstizione mista a pratiche magiche e una sessualità pre-morale e claustrofobica che vede nelle vicende amorose di Nuccio e una ragazza adolescente motivo di scandalo. Dal racconto emerge una Calabria ancora arretrata, affamata, ignorante, analfabeta, senza Stato, nella quale le strutture produttive e socio-culturali sembrano dominate dalla categoria dell'Essere eterno ed immutabile.

Descrizione bibliografica
Titolo: Il previtocciolo
Autore: Don Luca Asprea
Prefazione di: Franco Cordero
Copertina di: Silvio Coppola
Editore: Milano: Feltrinelli, Aprile 1971
Edizione: Terza
Lunghezza: 331 pagine; 21 cm
Collana: Volume 3 di Franchi Narratori
Soggetti: Letteratura italiana, Anni Settanta, Scandali letterari, Romanzi, Gialli, Omicidi, Delitti, Erotismo, Sessualità, Sensualità, Relazioni Autobiografie, Bambini, Racconti, Calabria, Italia del Sud, Preti, Vocazione, Libertà, Libertinaggio, Istinti, Desideri, Pulsioni, Religione, Confessione, Sociologia, Archetipi, Carne, Piacere, Sesso, Tentazioni, Giovani, Istinto primordiale, Infanzia, Religione, Rituali, Feste, Cerimonie, Tradizioni culturali, Criminalità, Iniziazione, Arretratezza, Peppinello, Fascismo, Animalità, Sussistenza, Famiglia calabrese, Donne, Biografie, Memorie, Libri Vintage Fuori catalogo, Superstizione, Magia, Stato, Malgoverno, Scrittori calabresi, Italia miserabile, Miseria, Fatiscenza, Arcaismo, Glossarietto, Chierichetto, Seminarista, Sacerdozio, Paganesimo, Animismo, Natura umana, Ruderi, Cattedrali, Palazzi nobiliari, Palazzaccio del Grillo, Nuzzarello, Dialetto, Linguaggio, Nuzzo, Italian literature, Seventies, Literary scandals, Novels, Murders, Crimes, Eroticism, Sexuality, Sensuality, Autobiographical relations, Children, Stories, Southern Italy, Priests, Vocation, Freedom, Libertinage, Instincts, Desires, Drives, Religion, Confession, Sociology, Archetypes, Flesh, Pleasure, Sex, Temptations, Young people, Primal instinct, Childhood, Religion, Rituals, Parties, Ceremonies, Cultural traditions, Crime, Initiation, Backwardness, Fascism, Animality, Subsistence, Calabrian family, Women, Biographies, Memories, Out of print books, Superstition, Magic, State, Misgovernment, Calabrian writers, Italy miserable, Misery, Crumbling, Archaism, Glossary, Altar boy, Seminarian, Priesthood, Paganism, Animism, Human nature, Ruins, Cathedrals, Palaces, Dialect, Language

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