Il colonialismo nella storia d'Italia (1882-1949).

159 p. ; 20 x 12 cm. Strumenti. Guide, 35. Breve storia ma efficace della politica coloniale italiana che si sviluppò alla fine del XIX secolo, con l'acquisto dei porti africani di Assab e Massaua, sul mar Rosso. A seguito della spartizione dell'Africa compiuta dalle potenze europee (1881-1914), il Regno d'Italia conquistò in pochi decenni il controllo dell'Eritrea e della Somalia, oltre che di Cirenaica, Tripolitania e Isole egee, sottratte all'Impero ottomano nel corso della guerra italo-turca (1911-1912). Dal 1901 ottenne anche una concessione a Tientsin, in Cina. Nel corso della Prima guerra mondiale, un corpo di spedizione italiano occupò preventivamente l'Albania meridionale per impedirne la conquista da parte dell'Impero austro-ungarico, instaurandovi un protettorato (1917-1920). Il regime fascista di Benito Mussolini, salito al potere poco dopo il conflitto mondiale, consolidò i possedimenti d'oltremare del regno. Nel 1934 Cirenaica e Tripolitania furono unite nella Libia italiana; con la guerra del 1935-36 l'Italia conquistò l'Etiopia, che fu unita ad Eritrea e Somalia per dare vita all'Africa Orientale Italiana. In tale occasione Vittorio Emanuele III assunse il titolo imperiale d'Etiopia e venne proclamata ufficialmente la nascita dell'Impero italiano. Nel 1939 fu nuovamente conquistata l'Albania, regno che fu quindi posto in unione personale con quello d'Italia. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile con titolo impresso al piatto e al dorso. Codice libreria 8399.