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Livres anciens et modernes

[Baretti]

Il Baretti. Quindicinale [poi: mensile] di letteratura

Editore Piero Gobetti [poi: Edizioni del Baretti] (O.G.E.B., poi - Società Tipografica «L’Alpina» di Cuneo, poi Tipografia Sociale - di Pinerolo ovvero Società Anonima Unitipografica Pinerolese),, 1924-1928

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Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Année
1924-1928
Lieu d'édition
Torino,
Auteur
[Baretti]
Pages
numero di pagine variabile, numerazione progressiva.
Éditeurs
Editore Piero Gobetti [poi: Edizioni del Baretti] (O.G.E.B., poi, Società Tipografica «L’Alpina» di Cuneo, poi Tipografia Sociale, di Pinerolo ovvero Società Anonima Unitipografica Pinerolese),
Format
in folio.
Edition
Edizione originale.
Thème
Edizioni Gobetti Politica
Description
autocopertinato,
Premiére Edition
Oui

Description

PERIODICO Edizione originale. Rarissima collezione mancante dei soli numeri 4, 5, 6 e 7-8 del quinto anno (1928). Esemplari normalmente bruniti e con usuali segni del tempo. L’ultima rivista di Gobetti, fondata nel 1924 – con la prima uscita datata 23 dicembre – come complemento culturale e letterario a «La Rivoluzione liberale». Dopo la morte dell’editore e direttore torinese nel febbraio 1926, la guida del quindicinale fu assunta dal fedele Santino Caramella che ne mantenne la direzione fino alla cessazione della rivista nel dicembre 1928, dopo la pubblicazione di 50 numeri. Fra i collaboratori Natalino Sapegno, Massimo Mila, Leone Ginzburg, Eugenio Montale, Sergio Solmi, Mario Fubino; tra i meno scontati, il toscano Raffaello Franchi, già colonna della «Raccolta» di Raimondi e Carrà: «[.] attraverso la collaborazione a ‘Nuovo Paese’ e soprattutto al ‘Baretti’, sul quale scriveva articoli di notevole interesse sul futurismo e sulla pittura dell’Ottocento, il Franchi appariva tra le voci critiche più severe e autorevoli sulla recente tradizione artistica italiana» (DBI). Assieme a «Primo tempo» di Giacomo Debenedetti, «Il Baretti» ha rappresentato il ‘polo torinese’ della cosiddetta “ventura delle riviste”, costituendo ineludibile punto di riferimento per la cultura italiana del decennio 1925-1935 ed edificando le fondamenta — straordinariamente solide — di quella vera e propria classe dirigente culturale del secondo dopoguerra rappresentata dall’universo Einaudi. A partire dal numero 1 del terzo anno (gennaio 1926) le uscite passano da quindicinali a mensili. Il numero 5 del 1927 non fu mai pubblicato, mentre il numero 6 – come specificato nel successivo numero 7 – è da intendersi come numero doppio 5-6. L’uscita numero 11 del novembre 1927 è invece da intendersi come numero 10 dell’ottobre 1927, come dimostra il fascicolo successivo riportante la dicitura “Anno IV – N. 11-12 – Novembre-Dicembre 1927”. Il 16 marzo 1926, a un mese di distanza dalla morte di Gobetti, l’intero numero 3 venne dedicato al fondatore e direttore scomparso a Parigi nella notte tra il 15 e il 16 febbraio. Angelini, Il Baretti (Roma 1978); Ead., scheda Circe online, con amplia bibliografia e dettaglio
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