Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Comisso, Giovanni

I sentimenti nell’arte

Il Tridente (Officine Carlo Ferrari),, 1945

100,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

Ce vendeur offre l'expédition gratuite
avec un achat minimum de 100,00€

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1945
Lieu d'édition
Venezia,
Auteur
Comisso, Giovanni
Pages
pp. [8] 18 [6].
Éditeurs
Il Tridente (Officine Carlo Ferrari),
Format
in 8°,
Edition
Prima edizione.
Thème
Narrativa Italiana del '900
Description
brossura verde con titoli neri al piatto e al dorso,
Premiére Edition
Oui

Description

LIBRO Prima edizione. Esemplare in ottimo stato (brossura brunita al dorso e con qualche piccola macchia ai piatti; carte e tagli intonsi e puliti). Contiene scheda editoriale in carta velina. Estremamente raro. Con il testo «I sentimenti nell’arte» - apparso per la prima volta nel 1943 sulla rivista di cultura fascista «Il primato» -, note successive del 1943 e 1944 e il racconto «L’affittacamere», questo breve libro può essere visto come un’opera della maturità e della crisi - o della crisi che giunge quando la maturità e il tempo in cui si vive impongono un profondo ripensamento della propria esistenza - dello scrittore veneto Giovanni Comisso. Basterebbe leggere le pagine iniziali per comprendere lo stato d’animo dell’autore: la conversazione, ascoltata per caso su un treno, tra un ufficiale diretto verso casa per la morte del fratello in combattimento e alcuni passeggeri e la sensazione a essa associata che quel soldato fosse ormai una macchina incapace di dolore sincero si muove insieme alle considerazioni sul ruolo dell’arte per l’esistenza umana e alla necessità di non scindere il fare artistico dalla preoccupazione per il bene collettivo, mentre sullo sfondo sono il disastro della guerra e la degenerazione dei tempi a torturare la coscienza dello scrittore e a imporgli, come già si diceva, un radicale ripensamento insieme privato e pubblico.