I quattro libri di lettura.

299 p. ; 20 x 12 cm. Piccola biblioteca Longanesi, 2. «Il periodo più luminoso della mia vita mi è stato dato non già dall’amore per una donna, ma dall’amore per gli uomini, per i bambini». Così Lev Tolstoj rievocò, molti anni dopo, la stagione felice della scuola di Jasnaja Poljana da lui fondata nel 1860 per i bambini di campagna; perché «nel bambino vive intatto il prototipo dell’uomo: e ogni educatore deve aiutare il bambino a preservare la sua primigenia perfezione». A tal scopo Tolstoj raccolse prima nell’Abbecedario (1872) e rifuse poi nei Quattro libri di lettura (1875) favole, racconti dal vero, descrizioni, considerazioni su problemi veri o immaginari («Dove va a finire l’acqua del mare»), graduando l’approccio dei piccoli lettori nei territori del Meraviglioso. Nel creare il suo polittico narrativo, Tolstoj scrisse anche uno dei suoi libri più personali e persuasivi: un’antologia dell’immaginario popolare e collettivo, in cui sono i piccoli a guidare gli adulti lungo sentieri lussureggianti di immagini, folti di sorprese, gremiti di deliziose presenze: la ragazza topolino, il brigante Pugaciov, Pietro il Grande, i due fratelli fiumi Volga e Vasusa, il nero mastino Bulka… Traduzione di Nicola Odanov rivista da Mario Monti. Brossura editoriale, coperta illustrata (b/n) in cartoncino flessibile plastificato lucido. Qualche segno del tempo, dorso piegato, carta leggermente ingiallita, per il resto libro accettabile. Codice libreria 8104.