Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Pier Antonio Quarantotti Gambini

I GIOCHI DI NORMA

GIULIO EINAUDI, 1980

8,99 € 9,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1980
Lieu d'édition
TORINO
Auteur
Pier Antonio Quarantotti Gambini
Volume
1
Série
Volume 266 di Nuovi coralli
Éditeurs
GIULIO EINAUDI
Format
21 cm
Thème
Letteratura italiana, Narrativa, Romanzi, Libri vintage
Description
BROSSURA
Jaquette
Non
Etat de conservation
Comme neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Premiére Edition
Oui

Description

MAI SFOGLIATO, COME NUOVO, LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO.

I giochi di Norma, nel consueto stile allusivo dell’autore, non sono solamente quelli ingenuamente infantili dei racconti in questione, ma sottendono un legame più ambiguo, che sfugge al personaggio adolescente. Oltre a un richiamo amoroso, vi è tra i due un legame di sangue poiché Norma è la figlia illegittima dello zio Marco, e Paolo, che tento lo ama, ne soffre di gelosia.
I giochi di Norma, non sono un romanzo completo, ma una raccolta di tre episodi, composti da Pier Antonio Quarantotti Gambini in epoche diverse, dal 1939 al 1964, l'anno prima della morte dell'autore, con la stessa ambientazione degli altri romanzi che compongono il ciclo Gli Anni ciechi.

Descrizione bibliografica
Titolo: I giochi di Norma
Volume 266 di Nuovi coralli
Autore: Pier Antonio Quarantotti Gambini
Editore: Torino: Giulio Einaudi, 1980
Lunghezza: 146 pagine; 21 cm
ISBN: 9788806220047
Soggetti: Letteratura italiana, Narrativa, Romanzi, Libri vintage

Le saline
La vista, poi ricordata come in sogno, di un soldato che nuota in un canale e si mostra nudo, e di una donna con una ragazza sull'argine, accendono i primi turbamenti adolescenziali di Paolo, accucciato tra il fango ed i cespugli di erba di una salina abbandonata.
Le trincee
Paolo che ogni estate, da Trieste, viene mandato dai genitori a trascorrere le vacanze dai nonni, ritrova come sempre Norma, una ragazzina più giovane di lui, con la quale assapora uno stretto legame con la natura. Un giorno, scagliandosi pezzi di terra addosso nelle trincee che due ragazzi avevano scavato per giocare alla guerra, Paolo è colto da un grande spavento; vede Norma svenuta a terra, colpita alla tempia da un suo lancio che conteneva una pietra. Ma paura ed angoscia si dissolvono presto alla vista della bambina sana e salva, in compagnia dello zio Marco.
La lettera
Il tempo trascorre. Dopo la morte dello zio Marco e della vecchia che si occupava di lei, i nonni devono prendersi cura di Norma, che, con sorpresa di Paolo, è nel frattempo notevolmente cresciuta. Alla fine dell’estate, Paolo, alla notizia che l’indomani Norma sarebbe partita per il collegio, è investito da un’improvvisa nostalgia per tutte le estati trascorse con lei, e dal rimpianto per non esserle stato vicino negli ultimi tempi. È così, aspettando una lettera che mai arriverà, nonostante la promessa fattagli da Norma, Paolo ascolta «con un’impressione confusa e ostile (p. 146 ed. succitata)» le parole del nonno, riferite al cane Eros: «È morto di crepacuore perché Norma è andata via (p. 146 id.». La mattina in cui la giovane era partita «tutta in nero, con una specie di mantelletta, anch'essa nera, sulle spalle (p. 103 id.» si era chiuso per sempre anche per Paolo il periodo dell’adolescenza ed incominciava una giovinezza senza più giochi ed illusioni, ma carica di nuove responsabilità.

Parole e frasi comuni
abbaiando alluci arrossata badile balzo bambina bianca bicicletta bigodini biscia d'acqua bocca boschetto braccio brezza brum Brunetta Bruno Bubù caldo calesse cane capelli capo Capodistria carrozza casa cavallina cavallina bianca cavallo chicchera ciglio correre curvo Domenica del Corriere Eros fianco fondo fringuelli gambe ginocchia groppo di terra istante erba mani mattino momento mormorò Nando nonno Norma nude occhi orgasmo Paolo parangàl parlare Paolo piacere piccola piedi pini prato ragazzi rivedeva rivoltella saline salti scuro Semedella solaio sorriso spalle stradone argine sussulti tiepida Toni torretta tratto Trieste trincea vaporetto vecchia Manlio zio Marco