Détails
Auteur
Delort, Joseph (Mirande 1789 - Paris 1842)
Éditeurs
Chez Delaforest, Libraire
Thème
storia, storia moderna, maschera di ferro, francia
Description
Libro: lievi arrossamenti su uno dei facsimile, tenue gora sull'angolo interno del solo margine della decima segnatura, sbiadite macchiette d’inchiostro sull’occhietto e al verso dell’antiporta, un paio di piccoli fori sulla cerniera anteriore. Opuscolo: piccolo lavoro di tarlo sul margine inferiore, ordinari segni d’uso e macchiette.
Description
Legatura coeva in mezza pelle verde con titoli e fregi dorati sul dorso liscio e piatti marmorizzati, in ottavo cm 20 x 13, pp 296, antiporta litografica e tre tavole ripiegate. Buon esemplare, con qualche ordinario segno del tempo (lievi arrossamenti su uno dei facsimile, tenue gora sull'angolo interno del solo margine della decima segnatura, sbiadite macchiette d’inchiostro sull’occhietto e al verso dell’antiporta, un paio di piccoli fori sulla cerniera anteriore). Edizione originale di questo lavoro del poligrafo guascone Joseph Delort dedicato alla misteriosa figura di Maschera di Ferro, il prigioniero di Luigi XIV la cui identità affascinò l'Europa e resta oggi sconosciuta. Delort sostenne la tesi che la maschera celasse il diplomatico italiano Enrico Mattioli (Valenza o Bologna 1640 - Cannes 1694), segretario di stato del Duca Ferdinando Carlo di Gonzaga e coinvolto in uno scandalo internazionale legato alla vicende del Monferrato; Delort ottenne dal Duca di Richelieu l'accesso agli archivi del Ministero per gli Affari Esteri e potè sostenere la propria teoria con numerosi documenti, in parte riprodotti in facsimile. Querard difese, sulle pagine de La France littéraire (II, p. 462), l'opera dall'incredulità di alcuni contemporanei («Comment l'homme au masque de fer peut-il encore être resté mysterieux quand l'ouvrage de M. Delort n'est, à bien le prendre, que l'impression des pièces councernant ce personnage, trouvées par lui dans les archives du ministère des relations éxterieures») e sottolineò l'immediato riconoscimento internazionale, con traduzioni in inglese, tedesco e italiano. Ritratto del prigioniero senza maschera all'antiporta, firmato A. S. D. e litografato da Josephine-Clemence Formentin. SI UNISCE: Reth (pseudonimo del barone Claude-Urbain de Retz de Servières, 1755 - 1804), VÉRITABLE CLEF DE L'HISTOIRE DE L'HOMME AU MASQUE DE FER, Turin, le 10 nivoise an 11 (31 dicembre 1802). Opuscolo in ottavo, brossura muta d'attesa con motto oraziano manoscritto sul piatto anteriore, pp 11 (1); piccolo lavoro di tarlo sul margine inferiore, ordinari segni d'uso. Lettera del barone de Servières, che assunse lo pseudonimo di Reth quando divenne funzionario repubblicano (si occupò di brevetti, dell'amministrazione degli Assignats e della Lotteria nazionale), indirizzata al governatore del Piemonte, il generale Jourdan. Anticipando di circa vent'anni Delort l'autore espone le vicende di Mattioli, il suo arresto a Torino (1679), l'imposizione della maschera, la detenzione a Pinerolo e il trasferimento alla Bastiglia.