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Livres anciens et modernes

Manfredi Gioacchini, Corrado Benigni, Gianluca Longo

Grand Tour. Ediz. italiana e inglese

Quodlibet, 2024

57,00 € 60,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italie)

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Détails

Année
2024
ISBN
9788822922441
Auteur
Manfredi Gioacchini, Corrado Benigni, Gianluca Longo
Pages
184
Éditeurs
Quodlibet
Format
307×233×22
Thème
Gioacchini, Manfredi, Singoli fotografi
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien, Anglais
Reliure
Couverture rigide
Condition
Neuf

Description

Oggi cosa significa misurarsi con l’esperienza leggendaria del Grand Tour finanche a intitolare un progetto con questo nome? Certamente gli itinerari del Grand Tour stanno alle spalle del lavoro di Manfredi Gioacchini. Tuttavia, scorrendo le pagine di questo libro, viene da chiedersi: è un viaggio fisico, realmente percorso nei luoghi, o è soprattutto un viaggio della mente, nella consapevolezza e nella memoria degli spazi? Intorno a questa sottile ambiguità prende forma l’affascinante racconto per immagini di Gioacchini, nel paesaggio fisico, ma anche nell’immaginario dei luoghi che attraversa e abita. Con uno sguardo partecipe alle cose, pronto alla stupefazione, alla meraviglia della scoperta, questo autore invita l’osservatore alla contemplazione, e proprio per questo le sue immagini assumono il valore di un vero e proprio ‘stile’, più vicino all’idea ghirriana di paesaggio che a quella degli Alinari o della pittura sette-ottocentesca. D’altronde, come ha scritto il maestro emiliano: ‘la fotografia non è pura duplicazione o cronometro dell’occhio che ferma il mondo fisico, ma un linguaggio nel quale la differenza fra riproduzione e interpretazione, per quanto sottile, esiste e dà luogo a un’infinità di mondi immaginari’. Da Napoli e la Costiera Amalfitana alle ville palladiane e a Venezia, dalla Puglia a Roma e Gaeta, fino ai colli bolognesi, passando per Mantova, Milano e Torino, nel suo personale Grand Tour Gioacchini coglie la stratificazione di culture e civiltà che caratterizzano l’Italia facendone un punto d’osservazione privilegiato capace di raccontare in un colpo d’occhio la storia dell’intero Occidente; uno ‘spazio contemporaneo’, come qualcuno ha osservato, perché accoglie in sé epoche diverse che sono visibili simultaneamente. Così il paesaggio che ci mostra non è più solo una realtà visiva, ma soprattutto la rappresentazione di ciò che una cultura può offrire»