Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Colombo Furio

Gli altri: Che farne

Nuova ERI Rizzoli, 1994

6,00 €

Libri Antichi Arezzo Studio Bibliografico

(Arezzo, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1994
ISBN
9788817842785
Auteur
Colombo Furio
Éditeurs
Nuova ERI Rizzoli
Edition
seconda edizione
Thème
Gli altri: Che farne Colombo Furio migranti frontiere
Description
S
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Reliure
Couverture souple
Dédicacée
Non
Premiére Edition
Non

Description

[Migranti](cm. 22.5) Cartonato editoriale, sovracoperta stampata a colori. -pp.303. Seconda edizione, stampata a solo un mese di distanza dalla prima. "Attraverso le frontiere che ci eravamo illusi di sigillare, passano culture che si influenzano a vicenda creando un gigantesco meticciato. Ogni radice cresce dentro l'altra, in una ´salsaª vitale e bastarda che diventa la cultura del mondo. Passano le medicine, i vaccini che salvano i bambini. Passa la droga, con i suoi emissari criminali e la sua ricchezza. Pusher, missionari, mercenari, portatori di cure, di pace e di morte viaggiano con gli stessi aerei, attraversano gli stessi aeroporti, escono, entrano, arrivano. (pag. 34) » un mondo fondato sulla differenza fra estraneit‡ e inimicizia, fra diversit‡ e antagonismo, fra le pretese di alcuni e le necessit‡ di tutti. » una valle inesplorata. In quella valle ci sono ´gli altriª. Qualcuno ha insegnato, invano, ad amarli. Qualcun altro, per secoli, ha indottrinato a distruggerli. » un momento nuovo e misterioso della storia. Non esiste nella cultura, non esiste nei fatti accaduti, non l'abbiamo dentro di noi. (pag. 61) Non posso attraversare la vita accettando di contare meno di un teenager di gang che non si lascia sfuggire occasione per una rasoiata, di un bravo esecutore di stragi di mafia, che fuma, tiene il dito sul pulsante del timer e guarda paziente scorrere il traffico, di un seguace di Aidid che lavora anche la notte a preparare trappole di morte, di un cecchino che non perde un dettaglio di vita, dall'alto delle colline di Sarajevo. (pag. 290) La domanda Ë se vogliamo definitivamente essere spettatori: di violenze, di massacri, di funerali, di stragi, di eventi misteriosi. Guardiamoci intorno: pezzi di Stato vanno alla deriva, organizzazioni si sfaldano, corpi armati che dovrebbero proteggere si rivelano un pericolo. I governi, da Mosca a Port-au-Prince, uccidono i propri cittadini. Il crimine, da Bogot‡ a Palermo, controlla aree del mondo. L'identit‡ si celebra negando ad altri l'identit‡. (pag. 292) Le organizzazioni internazionali sono bande di santi e bande di mercenari, gente che rischia la vita per un bambino, gente che profitta della morte di altri. Ci copre un mare di parole. Serve alla finzione di governare, di far apparire, come esistente, ciÚ che in realt‡ non esiste. Il paesaggio Ë dominato dai signori della guerra, dai signori della droga, dai signori di frammenti del potere, dai signori della salute, dai signori delle notizie. (pag. 293)". Piccolo strappetto sulla parte dorsale della sovracoperta, che coinvolge lievemente anche il dorso cartonato, peraltro intonso, ottime condiozioni. [n49]