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Livres anciens et modernes

MORI DA CENO, Ascanio de''

Giuoco piacevole

Mantova, per Giacomo Ruffinello, 1575,, 1575

1400,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1575
Lieu d'édition
Mantova
Auteur
MORI DA CENO, Ascanio de''
Pages
pp.
Éditeurs
Mantova, per Giacomo Ruffinello, 1575,
Thème
Libri Antichi
Etat de conservation
En bonne condition
Reliure
Couverture rigide
Condition
Ancien

Description

>In-4 antico (mm 194x140), cc 4 non numerate, 51, 1 nn con le correttioni d'errori. Bella marca tipografica incisa su legno al frontespizio e alcuni capilettera xilografici. Dedicatoria a Vincenzo Gonzaga, cui fa seguito l'introduzione al lettore a cura di Giovan Battista Cavallara, medico di casa Gonzaga. Bel cartonato settecentesco con decori floreali, tagli spruzzati. Ottimo esemplare. Lieve alone marginale al frontespizio e al margine inferiore delle ultime pagine. Piccolo foro di tarlo al margine interno del frontespizio.
Prima rara edizione di curiosa opera letteraria. L'Autore (1533-1591), accademico mantovano al servizio dei Gonzaga, fece parte dell'Accademia degli Invaghiti con lo pseudonimo di Candido. 
Scritto nell'estate del 1575, il Giuoco piacevole è la trascrizione di un gioco di società che si immagina svolto nell'ultima notte di carnevale del 1566 alla corte della nobildonna bresciana Barbara Calina. Ai partecipanti, quattro uomini e cinque donne della nobiltà cittadina, vengono assegnate a sorte 18 lettere dell'alfabeto con le quali dovranno inventare un complicato racconto a temi obbligati. Il giocatore «recitando un avenimento o vero o finto, vi nominerà una città e in quella un albergo con l'oste; poi un giardino, il quale sia parimente nella medesima città, o se pur fuori, sarà nel contado non molto discosto, nel qual giardino vi sia una ninfa, un arbore e un animal terrestre, al qual animale per ognuno di noi s'applicherà un motto, o volgare o latino, come più piacerà. Similmente vi sia un uccello su l'arbore, il qual uccello canti un verso che soni umanamente e nella nostra lingua in rima, o sia sonetto o madrigale o stanza o altro simile componimento».
L'opera ebbe grande successo, tanto che il Ruffinello diede alle stampe una seconda edizione nel 1580.     Adams M-1783. Olschki, Choix, 2610.