FABULARUM AESOPIARUM LIBRI QUINQUE. Cim novo commentario Petri Burmanni.

Un volume in 4to (20 x26 cm) di (52)-263-(49)-93 pagine, con una bella antiporta incisa con animali che precede la pagina di tiolo in rosso e nero, e con il ritratto di Burman, più volte ripiegato, inciso da Houbracken, che assai spesso manca. A seguire, con titolo a parte: ORATIO FUNEBRIS IN OBITUM PETRI BURMANNI. dicta publice ab Hermanno Costerdyk Schacht die XXVI Aprilis Anni MDCCXLI. Lugduni Batavorum, apud Samuelem Luchtmans, 1741. Di (4)-48-(26) pagine. Legatura coeva in tutta pelle con stemma regale dorato al centro dei piatti, dorso a nervi ornato e dorato: la legatura è difettosa in quanto i margini esterni del piatto anteriore sono tagliati (e quindi la pelle è staccata dal piatto) e al dorso si notano mancanze alle cuffie. Numerose pagine brunite, come accade nella carta olandese di quegli anni. Viene considerata la migliore edizi della versione di Peter Burmann delle Favole di Fedro, con la confutazione della precedente versione di Richard Bentley ad opera di Francis Hare: Epistola Critica ad eruditissimum virum H.B. S.E.I. In qua omnes doctissimi Bentleji in Phaedrum notae atque emendationes expenduntur. In prima edizione l'elogio funebre di Burmann, stampato 14 anni dopo il Fabularum Aesopiarum.