Détails
Auteur
Nollet Jean-Antoine
Éditeurs
Chez les Fretres Guerin,
Thème
MOLISE STORIA NATURALE ESPERIMENTI SCIENTIFICI
Description
In 8° (16x9,8 cm); XXIII, (1), 276 pp. e 5 c. di tav. compresa l'antiporta figurata (le quattro tavole inserite nel testo sono più volte ripiegate. Legatura coeva in piena pelle maculata con dorso a 5 nervi. Ai tasselli autore, titolo e ricchissimi fregi in oro. Piatti interni foderati con bella carta marmorizzata coeva. Bell'Ex-libris nobiliare inciso a seppia applicato all'interno del piatto anteriore che identifica l'esemplare come appartenuto al celebre naturalista e presbitero molisano, Domenico Tata (Cercepiccola in provincia di Campobasso, 28 novembre 1733 dopo il 1794) Domenico Tata che fu uno dei più importanti studiosi di fenomeni geologi italiani del settecento ed al quale si devono diverse opere fra le quali sono da ricordare il "Catalogo di una raccolta di pietre dure native di Sicilia" del 1772, le "Lettera sul monte Vulture" del 1778, la celebre "Descrizione del grande incendio del Vesuvio" del 1779 e la "Breve relazione dellultima eruttazione del Vesuvio" del 1790. Tagli marmorizzati in azzurro. Un lieve difetto al margine basso della legatura con lieve perdita di pelle e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Seconda edizione (ma probabilmente terza dato che la prima edizione uscì nel 1746 ed esiste una seconda edizione del 1750), corretta e riveduta dall'autore, di una delle opere più note del grande fisico ed abate francese, Jean Antoine Nollet, conosciuto come l'abate Nollet (19 dicembre 1700 25 aprile 1770). L'opera è illustrata da un frontespizio inciso su rame, raffigurante una dimostrazione scientifico e 4 tavole pieghevoli. Quella qui presentata è considerata una delle migliori opere di Nollet nella quale l'autore descrive gli strumenti che possono produrre elettricità e come usarli, analizza i fenomeni, condivide le sue esperienze, analizza le domande e fornisce le sue "congetture sulle cause dell'elettricità". La prima parte è interamente dedicata alla descrizione degli strumenti utilizzati negli esperimenti elettrici, ed in particolare della macchina elettrica messa a punto dall'autore. Grande scienziato e precursore nel campo dell'elettricità durante l'età dei Lumi, l'abate Nollet divenne famoso per le sue dimostrazioni a Versailles che ebbero un tale successo da diventare dei veri e propri spettacoli. Questi spettacoli non avevano, però, il solo lo scopo di stupire; In realtà per Nollet si trattava di insegnare nuove teorie scientifiche divertendosi. Jean-Antoine fu il primo in Francia a sperimentare la bottiglia di Leida (antenato del condensatore). Con gli esperimenti con la bottiglia di Leida, risucì a entusiasmare, anche, Luigi XV che fu elettrizzato più volte nel gabinetto di fisica di Versailles. Alcuni attribuirono a questi fenomeni elettrici poteri curativi, o addirittura virtù erotiche. Nollet fu anche uno dei primi ad intuire il rapporto tra luce e scintille elettriche. Come il suo omologo meridionale Bertholon, si occupò dell'elettricità del corpo umano in una delle sue prime opere (pubblicata nel 1746). Le sue teorie sull'elettricità erano, nel complesso, in contrasto con la maggior parte dei fisici e dei filosofi dell'epoca, incluso Benjamin Franklin che però lesse e studiò l'opera di Nollet. Bell'esemplare di nobile ed importante provenienza. Questa seconda edizione riveduta e corretta, è assi più rara della prima edizione del 1746. Rif. Bibl.: Wheeler Gift, Collection, n.329.