Livres anciens et modernes
Roberto Sacchetti
ENTUSIASMI. A CURA DI CALOGERO COLICCHI
CAPPELLI, 1968
12,59 €
Studio Maglione Maria Luisa
(Napoli, Italie)
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Détails
Description
Roberto Sacchetti (Torino, 7 giugno 1847 – Roma, 26 marzo 1881) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
Informazioni bibliografiche
Titolo: Entusiasmi
Collana: Volume 12 di Biblioteca dell'Ottocento italiano
Autore: Roberto Sacchetti
Curatore: Calogero Colicchi <1927-1980>
Editore: Rocca San Casciano (BO): Cappelli, 1968
Lunghezza: 439 pagine; 23 cm
Soggetti: Narrativa italiana, Letteratura, Classici, Romanzo postumo, '800, Cinque giornate, Milano, 1866, Risorgimento, Garibaldi, Unità, Italia, Indipendenza, Pio IX, Benedetto Croce, Idealismo, Moti insurrezionali, Idealismo, Romanticismo, Memorie del presbiterio, Scene di provincia, Emilio Praga, Romanzi storici
Biografia
Giornalista, fu redattore capo del Pungolo, quotidiano milanese di tendenza moderata e collaboratore del Risorgimento, morì a trentaquattro anni di tifo mentre si trovava a Roma in qualità di cronista parlamentare della Gazzetta Piemontese, quotidiano torinese, fondato nel 1867, che nel 1894 muterà nome per divenire l'attuale La Stampa.
Nel 1866, durante la terza guerra d'indipendenza, aveva preso parte alla campagna nel Trentino guidata da Giuseppe Garibaldi.
Vicino al movimento della Scapigliatura milanese, frequentò gli ambienti letterari torinesi e milanesi e si legò d'amicizia con Arrigo Boito e Giuseppe Giacosa che gli dedicò il dramma storico Luisa, rappresentato per la prima volta al Teatro Manzoni di Milano nel 1879.
Il Comune di Torino ha dedicato allo scrittore una via cittadina.
Parole e frasi comuni
Ambrosino Aroldo aspettava Austriaci avete Balestra barricata battaglione batteva bisogna braccio bravo buona buttò camera capitano capo Carlo Alberto Carolina casa Cesare Mariani chiese colla colonnello compagnia contessa corse cuore dava davanti Desolina diceva dietro discorso don Celestino donna Elodia Ebbene entrò erano fare fermò figlio folla fucile Gaetano Gavardo giorno giovane Governo grida guardava indietro innanzi L'architetto Fontana l'aveva L'indomani lasciò Loredan maestro Fàvaro mano mattina mente mezzo Milano mima momento mormorò nulla nuovo occhi padre padrino palazzo palazzo Greppi palco parlare parola passo pensato Piemonte Piemontesi pigliava Pio IX poco porta Porta Tosa poteva prese Radetzky ragazzo ripeté rispose Rovetta s'era Sacchetti salotto salutò sapeva Scapigliatura Scauro scena segui sentiva sera siete signora silenzio soggiunse soldati Soprapponte sorriso strada Tedeschi volontari