DUE CITTÀ. (UNA STORIA D'AMORE)

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Kassima è una donna lacerata dalla sofferenza: in dieci mesi ha perso due figli, uccisi dalla violenza delle strade di Pittsburgh, e suo marito è morto di AIDS in prigione. Una sera, in un bar, incontra Robert, un uomo triste e gentile che la invita a ballare. E Kassima, solo per una notte, torna a casa con lui. Non vuole innamorarsi, ha deciso di non mettere mai più la vita nelle mani di qualcuno. Ma Robert, con pazienza e dolcezza, le racconta la sua storia, si fa raccontare il dolore di lei, finché le loro voci si intrecciano in un unico flusso di ricordi che sembra guarire le loro anime. Quando però la violenza delle gang minaccia anche Robert, Kassima, che non può sopportare di amare 'un altro uomo morto', decide di abbandonarlo. A riavvicinarli sarà la morte di Mallory, un eccentrico fotografo che dopo essere fuggito da Philadelphia si era trasferito a casa della donna, assieme a una scatola piena di lettere e di fotografie. La voce di Mallory - i suoi ricordi di guerra, i suoi dialoghi surreali con l'amico John Africa, leader dei Move di Philadelphia, la cui sede è stata distrutta da un'incursione della polizia - è la voce della Storia: i suoi scatti documentano le vicende delle comunità nere negli Stati Uniti nell'ultimo mezzo secolo. E Kassima sente di avere tra le proprie mani un'eredità magica, una responsabilità immensa che non vuole portare da sola: la scatola di Mallory diventa una sorta di "ponte" che riunisce i due amanti e le due città, Philadelphia e Pittsburgh, separate dalle ferite subite. Wídeman, con una scrittura muscolare e poetica, alternando il punto di vista dei personaggi in una prosa che sfida le convenzioni e tende a spiazzare il lettore, realizza quello che il vecchio Mallory tentava di fare con la sua macchina fotografica, catturando immagini per rivelare i delitti e le passioni del nostro mondo.

A redemptive, healing novel, Two Cities brings to brilliant culmination the themes John Edgar Wideman has developed in fourteen previous acclaimed books. It is a story of bridges -- bridges spanning the rivers of Philadelphia and Pittsburgh, bridges arching over the rifts that have divided our communities, our country, our hearts. Narrated in the bluesy voices of its three main characters, Two Cities is a simple love story, but it is also about the survival of an endangered black urban community and the ways that people discover for redeeming themselves in a society that is failing them. With its indelible images of confrontation and outrage, matched in equal measure by lasting impressions of Hope, Two Cities is a compassionate, lacerating, and nourishing novel.

Descrizione bibliografica
Titolo: Due città
Titolo originale: Two Cities
Autore: John Edgar Wideman
Traduzione di: Delfina Vezzoli
Editore: Milano: Il Saggiatore, Novembre 2001
Lunghezza: 221 pagine; 22 cm
ISBN: 884280777X, 9788842807773
Collana: Volume 110 di Scritture
Soggetti: Letteratura afroamericana, Narrativa moderna e contemporanea, Storie d'amore, Biografie, Storie vere, Romanzi contemporanei, Scrittori afroamericani, Inchieste, Razzismo sistemico statunitense, Disperazione, Speranza, Relazioni, Neri americani, Bianchi, Pallacanestro, Zugunruhe, Risse, Ku-Klux-Klan, Lamentazioni, Fotografia, Sopravvivenza, Comunità, Conflitti sociali, Amore, Racconti, Anni '90, Storie di vita, Quartieri afroamericani, Novel stubs, Strade cittadine, Ghetti, Riscatto, Louis Till, Emmett Till, Icona, Diritti civili, Fratelli e custodi, African American Literature, Modern and Contemporary Fiction, Love Stories, Biographies, True Stories, Contemporary Novels, African American Writers, Inquiries, US Systemic Racism, Despair, Hope, Relationships, Black Americans, Whites, Basketball, Brawls, Lamentations, Photography, Survival, Community, Social conflicts, Love, Stories, 90s, Life stories, African American neighborhoods, City streets, Ghettos, Ransom, Icon, Civil rights, Brothers and caretakers