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Livres anciens et modernes

Gioco Di Carte - Murari, Guglielmo

Dilettevole giuoco del Chuchu

Guglielmo Murari,

380,00 €

Xodo Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Lieu d'édition
Bari
Auteur
Gioco Di Carte - Murari, Guglielmo
Éditeurs
Guglielmo Murari
Thème
Gioco di carte
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

Affascinante mazzo di carte del dilettevole gioco del cucco composto da 40 carte suddiviso in 20 valori diversi, ognuno ripetuto: in totale due serie identiche di 20 carte. Ognuna delle due serie comprende un gruppo di carte numerali e due gruppi di figure: le carte numerali sono 10, contrassegnate da cifre romane da I a X . Una delle due carte del cucu riporta il timbro del regno d'Italia con la data 9 sett. 911 Un gioco di origini molto antiche, un tempo diffuso in gran parte d'Europa, oggi sopravvive in tre sole zone, lontane l'una dall'altra: alcune zone agricole della Danimarca, le valli bergamasche, il circondario di Montorio al Vomano (nella valle dell'alto Vomano in provincia di Teramo). . Questo gioco, singolare per carte, per svolgimento, per distribuzione geografica, è detto localmente Stu, ('Sto' da una delle scelte del giocatore durante la partita) Diffuso inizialmente dalla tipografia bergamasca venne in seguito stampato dalla cartiera poligrafica di Gugliemo Murari che in seguito all'occupazione austriaca della sua Vicenza si era trasferìto a Bari nel 1867 con il padre Luigi dal quale poi decide di staccarsi per seguire il suo sogno: sostituire la vecchia lavorazione 'a mano' con innovativi macchinari tipografici, unificando i vari formati di carte da gioco regionali in un mazzo unico per tutto il Paese. Un'idea che riuscirà a mettere in pratica: le macchine si metteranno in moto nel 1905 e arriveranno a produrre fino a due milioni e mezzo di carte da gioco all'anno esportate in tutto il Regno d'Italia. Un'attività gloriosa che resterà in piedi fino al 1930 Grazie all'evoluzione dei mezzi di produzione, infatti, lo stabilimento Murari arrivò nel 1922 ad avere duecento dipendenti e a disporre di circa cento macchinari. Dopo la cessione della fabbrica per mancanza di eredi che potessero proseguire il lavoro, il nome di Guglielmo Murari restò legato ad una Fondazione benefica, costituita nel 1937 per sostenere giovani donne indigenti aveva deciso di trasferire qui la sua piccola e mai decollata fabbrica di carte da gioco. Guglielmo si separa presto dal padre e dopo varie aperture in via Sparano e corso Cavour ad angolo con via Zuppetta, nel 1900 riesce finalmente a mettere in piedi un vero stabilimento industriale su un'area di 20mila metri quadrati

Anno di pubblicazione: s.d.
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