Détails
Lieu d'édition
Florentiae
Auteur
Hesychios Alexandrinos.
Éditeurs
per haeredes Philippi Iuntae,
Description
In folio (mm 320x210). Segnatura: a-z8, &-8. 191 carte (erroneamente numerate 155). Carattere greco e romano. Testo disposto su due colonne. Grande marca editoriale dei Giunta incisa su legno, al recto della c. a1, e al verso della c. & 8, con due putti che sorreggono i due bracci del giglio giuntino con scudo araldico al centro; sotto riporta il monogramma FG. Doppia iniziale animata della lettera Alpha su fondo rosso alla c. a3r, testatina che si allunga lateralmente con due bande riccamente intagliate su legno, con motivi vegetali ed al centro un nastro con le lettere IC (Iesus Christos). Numerosi capilettera greci silografici, ornati entro vignette su fondo nero, che richiamano raffinati motivi arabo-bizantino, provenienti dall'apparato decorativo di Vlastos-Kallierges usato già nell’editio princeps. Legatura in piena pergamena rigida seicentesca, dorso liscio con antico tassello in pergamena.<BR><BR>Seconda rara edizione del Dictionarium di Hesychios, (la princeps è di Venezia 1514 per i tipi di Aldo Manuzio). Nel lessico sono registrati in ordine alfabetico oltre cinquantamila lemmi, dai significati complessi, tratti da opere di rara importanza redatte da medici, storici, oratori e poeti, in alcuni casi anche andate perdute. Dell’autore non si trovano importanti notizie biografiche, si sa che fu lessicografo di Alessandria vissuto nel secolo V. I caratteri greci usati per la stampa furono disegnati e intagliati da Zacharias Kallierges. Successivamente i Giunta entrarono in possesso del magnifico apparato ornamentale di Nikolaos Vlastos, che troviamo per la prima volta usato proprio nel 1520, a corredo di questo lessico. Questa edizione rispetto all’edizione principe è priva della epistola dedicatoria di Aldo al Bardellone, che viene sostituita da un indirizzo di Antonio Francini a Pierfrancesco Portinari, al tempo uno dei più importanti collaboratori scientifici dei Giunta, e nella quale si discute della superiorità della lingua greca sulla latina, tema caro agli umanisti.<BR><BR>Buon esemplare, evidenti tracce di tarlo al marg. interno e saltuariamente al marg. est. non ledono generalmente il testo. Fori di tarlo professionalmente restaurati. Alcune sottolineature e annotazioni calligrafiche al margine. Lieve alone al marg. sup. a 12 carte. Sguardie con tracce di tarlo. Nota di possesso vergata a inchiostro bruno alla carta a1. Alcune mende alla legatura, spellature agli spigoli e tracce di sporco superficiale.<BR><BR>Adams H, 507; Camerini Firenze, 139; Legrand iii, 226; Staikos, Charta, pp. 398, 348.