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Livres anciens et modernes

Tadini, Antonio

Di varie cose alla idraulica scienza appartenenti Tadini idraulico italiano scrivea

Mazzoleni, 1830

360,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italie)

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Détails

Année
1830
Lieu d'édition
Bergamo
Auteur
Tadini, Antonio
Éditeurs
Mazzoleni
Thème
scientifici idraulica, hydraulics
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In folio (cm 21 x 30), mezza tela ottocentesca con titoli e fregi in oro al dorso, pp (7), 6-271, (1), due tavole calcografiche al fondo, a piena pagina fuori testo. Esemplare in buone condizioni, impresso su carta greve, al frontespizio timbretto, annotazione 'Don de l'auteur' Macchioline alle prime tre e alle ultime quattro carte, non gravi, internamente candido esemplare. Antonio Tadini (Romano di Lombardia, Bergamo, 1754-1830), abate, ingegnere idraulico, dopo aver studiato nel Seminario di Bergamo, insegnò grammatica e filosofia nel Collegio Mariano; si applicò fondamentalmente agli studi di fisica, matematica, scienze naturali. Tadini aderì prontamente alle idee repubblicane: nel governo della Cisalpina ricoprì l'incarico di Commissario Generale del Potere Esecutivo alle Acque, Idraulico Nazionale, Ispettore Generale del Corpo di Acque e Strade. Partecipò ai lavori della Consulta Straordinaria (o Comizi di Lione, 1801-02), voluta da Napoleone per la revisione dell'organizzazione e degli statuti costituzionali della Repubblica Cisalpina. La presente opera fu pubblicata postuma a cura dell'amico matematico Giuseppe Bravi (Volpera, fraz. di Mapello, Bergamo, 1784-Cologno al Serio, Bergamo, 1865). L'esigenza di non trascurare nelle sue indagini l'aspetto fisico, portò Tadini a produrre una consistente quantità di dati sperimentalila cui interpretazione gli permise di ricavare delle utili relazioni empiriche, come il cosiddetto 'canone generale dei nuovi canali' presentato nella presente opera. Si tratta di una formula che lega tra loro pendenza della superficie dell'acqua, larghezza del canale, supposta uniforme, altezza dell'acqua e portata. Sottoposto a verifica sperimentale su oltre 60 correnti d'acqua diverse di canali e di fiumi, il canone generale fu giudicato da Tadini di sicura applicazione quando si trattava di acqua corrente in canali artifciali. Per mostrarmne l'utilizzo, Tadini considera due progetti idraulici che avevano dominato il dibattito tecnico-scientifico in Italia nel periodo napoleonico: l'immissione del Reno nel Po e il canale navigabile da Milano a Pavia. Undici esemplari censiti in SBN.