Dello stabilimento delle miniere e relative fabbriche nel distretto di Agordo. Trattato storico, minerologico, disciplinare .

In 8, cm 14 x 23, pp. XX + 478 + (2). Brossura editoriale decorata con cornice tipografica. Intonso. Edizione originale rara di questo approfondito studio geologico - minerario dedicato a Giuseppe Marzari Pencati,  che descrive l'attivita' mineraria della Valle Imperina, prima su dati storici ed 'annotazioni di pubblici registri', poi attraverso 'vedute geologiche, litologiche e metallurgiche', in seguito con la descrizione delle miniere stesse e delle fonderie, in fine, attraverso 'una collezione di quelle discipline, che furono poste in pratica dalla prima epoca veneta sino ai tempi che io ebbi l'onore di dirigere quello stabilimento'. La descrizione storica comprende i documenti letterari e d'archivio, testimonianza dell'attivita' mineraria a partire dall'epoca romana e per tutto il lungo periodo nel quale tutta la zona agordina fu di competenza della Serenissima che qui, per molto tempo, trasse gran parte del rame e dei minerali ferrosi necessari alla sua industria.  Segue una descrizione geologica della zona di Agordo, dei depositi mineralogici e litologici. Tutta la lunga parte finale e' dedicata alla gestione e allo sfruttamento delle risorse minerarie alla luce di norme e regolamenti emanati dal Governo Veneto. Ne deriva una precisa descrizione dei ruoli e della gerarchia alla quale venivano sottoposti 'mineranti' e altri addetti. Sono poi esposte le analoghe prescrizioni per l'attivita' di fonderia e dei lavoratori di sopra terra con descrizione dettagliata dei processi necessari al trattamento dei minerali: 'fondita degli stoni, grassure, brunini', prodotti di queste lavorazioni, riduzione a umido delle croste torrefatte, vasche pei liscivi, soluzione delle terre, processi di vetriolizzazione ecc. Di grande interesse la presenza di denominazioni legate a mansioni quali i termini di canopi, gotomon, smelzeri, pistaterre ecc. La parte finale e' invece un succinto quadro dei costi per le varie lavorazioni e per i materiali utilizzati. Corniani degli Algarotti fu Sovrintendente generale  per sedici anni delle miniere di questa valle. Geologo in contatto con i maggiori studiosi del ramo quali Breislak, Bossi, Catullo, Da Rio, Brocchi, Maraschini, Pini (i cui nomi compaiono nella prefazione), fu anche noto per essere bibliofilo, in particolare per la sua importante raccolta di libretti d'opera. Platneriana, p. 33. Tazzer, Miniere, Canopi e storie nell'agordino. In: Atti e memorie dell'ateneo di Treviso. N. 37, 2019/20, p. 189 segg.