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Livres anciens et modernes

Commynes Philippe De (Philippe De Commines), Lorenzo Conti

Delle Memorie di Filippo di Comines, Cavaliero, & Signore d'Argentone, intorno alle principali attioni di Ludovico Undicesimo, e di Carlo Ottavo suo figliuolo, amendue re di Francia. Tradotte dal Mag.co Lorenzo Conti.

appresso gli heredi di Gier. Bartoli,, 1594

900,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

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Détails

Année
1594
Lieu d'édition
In Genova,
Auteur
Commynes Philippe De (Philippe De Commines), Lorenzo Conti
Éditeurs
appresso gli heredi di Gier. Bartoli,
Thème
CARLO VIII LUDOVICO XI GUERRE D’ITALIA PACE DI CATEAU-CAMBRESIS, NAPOLI
Langues
Italien

Description

In 4° (19,7x14 cm); (40), 803, (1) pp. Legatura dei primissimi dl settecento, in piena pergamena, con titolo ed autore impressi in oro al dorso. Piatti interni foderati con bella carta settecentesca a motivi floreali. Frontespizio anticamente ed abilmente rinforzato al recto da carta settecentesca, un forellino di tarlo al margine esterno bianco da pagina 157 a 302 che in alcune pagine diventa un piccolo tunnel, sempre lontano dal testo ed ininfluente. Due quaderni leggermente ed uniformemente bruniti a causa della qualità della carta. Nel complesso esemplare in ottime condizioni di conservazione. Bella marca tipografica al frontespizio con immagine di idra con sette teste ed in una cornice figurata, il motto "Virescit vulnere virtus". Antica firma di appartenenza settecentesca privata al frontespizio “Ex libris Cristophori V. Ill.s Scipionij”, probabilmente lo storico napoletano, Cristoforo di Scipione autore nel settecento di una celebre biografia di Giannantonio Summonte e di alcuni opere di genealogia ed araldica delle famiglie napoletane. Prima, non comune, edizione italiana, di questa celeberrima opera del famoso cronista e politico francese, Philippe de Commynes, o de Commines (Hazebrouck, 1445 o 1447 – Châteauroux, 18 ottobre 1511). Una delle principali opere storiografiche sulla storia francese ed italiana della seconda metà del quattrocento che divenne un classico in Italia, vedendo numerose riedizioni, anche grazie alla puntigliosa traduzione del noto umanista genovese, di origine ebraica (il padre era un noto medico ebreo), Lorenzo Conti. Fra i partecipanti della congiura dei Fieschi, Conti studiò legge a Padova, Parigi, Tolosa ed Avignone. Ma è "è con le lotte intestine del 1575 che il C. assunse un ruolo di rilievo nella vita pubblica della città, in stretto collegamento con i gruppi più radicali della nobiltà "nuova": nella primavera era fra gli organizzatori delle "messe dello Spirito Santo", in cui si tentò un coinvolgimento di massa dei ceti popolari nella lotta contro la nobiltà "vecchia". Lorenzo fu tra i principali propagatori degli studi d’oltralpe in Italia ed in particolare, degli studi legati alla figura di Bodin ed Aristotele. "Legata probabilmente al nuovo clima culturale venutosi a creare in città dopo la fondazione dell'Accademia degli Addorment ati (1587) fu la nuova iniziativa letteraria del C., la traduzione dei Mémoires di Comines, dedicata al marchese Ambrogio Spinola (Delle memorie di Filippo di Comines. tradotte dal Mag.co L. Conti, Genova 1594). Nella dedica il C., dopo un parallelo tra Tacito e Comines, annuncia un suo volume di discorsi che non sono per altro rimasti. Una traduzione questa di Comines che, a differenza della precedente parziale di Nicolas Raince, ebbe un notevole successo editoriale (Milano 1610, Brescia 1611, Venezia 1613, Milano 1623, Venezia 1640)". Philippe de Commines, di nobili origini, fu fin da bambino, educato all’arte diplomatica ed alla conoscenza della storia. "In un primo tempo consigliere di Carlo il Temerario, passò al servizio di Luigi XI, grazie al quale ottenne ricchezza, onori e titoli. A causa della sua partecipazione alla congiura degli Orléans, venne arrestato ed imprigionato. Grazie a Carlo VIII rientrò negli ambienti di corte prima di ricevere l'incarico di ambasciatore a Venezia. Negli anni seguenti si ritirò a vita privata per comporre le sue Mémoires, opera composta da otto libri, i primi sei costituiscono la Cronaca di Luigi Xi e gli ultimi due la Cronaca di Carlo VIII. Grazie a questi libri viene considerato uno dei padri degli storici moderni, grazie alla sua obiettività ed alla profondità psicologica dei suoi personaggi posti in relazione con i fatti politici in un gioco di cause, effetti, previsioni". Prima edizione italiana di uno dei testi storiografici più celebri del cinquecento e della prima metà del seicento italiano che ricostruisce la storia di Francia e dei territori italiani nella seconda metà del quattrocento. Rara prima edizione italiana in esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\RMLE\005167; non citata in BM STC e non nell’Adams.
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