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Livres anciens et modernes

[Galiani, Ferdinando]

Della Moneta libri cinque

Giuseppe Raimondi,, 1750-1751

9000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Année
1750-1751
Lieu d'édition
Napoli,
Auteur
[Galiani, Ferdinando]
Pages
pp. [16] 370 [6]. Testatine e finalini finemente decorati e ampie iniziali a motivi architettonici.
Éditeurs
Giuseppe Raimondi,
Format
in 4°,
Edition
Edizione originale.
Thème
Economia e scienze sociali
Description
bella legatura coeva in piena pergamena rigida; al dorso, autore e titolo inquadrato in oro con inchiostro in parte evanito; tagli spruzzati,
Premiére Edition
Oui

Description

LIBRO Edizione originale. Al recto della prima sguardia, nel margine superiore, nota di antico possessore, non disturbante; sporadici punti di foxing, di rado toccano il testo; un bellissimo esemplare in legatura strettamente coeva. «A groundbreaking work on monetary economics, a masterpiece of analysis of value and prices» («Books That Made Europe», p. 134). Opera prima di Ferdinando Galiani (1728-1787, noto come l’abate Galiani) considerato un vero e proprio classico dell’economia dato l’immenso valore che ebbe presso i suoi successori. A Parigi, come segretario dell’ambasciata napoletana, intrattenne rapporti di amicizia con i maggiori intellettuali della capitale, tra cui Diderot e M.me d’Épinay. L’opera, composta da Galiani a soli 23 anni, uscì anonima per paura della censura, e l’autore riconobbe la paternità sul trattato solo una trentina d’anni dopo. Il frontespizio reca la data 1750, ma il volume fu stampato l’anno successivo, quando venne dato il privilegio di stampa. Della prima edizione furono stampate diverse tirature, con l’inserimento di alcuni cancellantia e varianti: nel nostro esemplare a p. 31, r. 8 si legge la lezione corretta «vivere. Qual cosa adunque più giusta, che il proccurarsi anche con grande, e lungo stento» in luogo di «vivere. Non è dunque sempre degno di biasimo chi con grande stento»; il foglio Bb3 è un cancellans, e ancora si vede il lacerto del foglio sostituito; le pagine finali non numerate sono 5. L’esemplare apparterrebbe dunque alla seconda tiratura corretta. -- «Il Della moneta viene considerato “il capolavoro uscito dalla discussione sulle monete a metà del secolo” (Venturi, Settecento riformatore, p. 490) [.]. Molti economisti e storici del pensiero economico di fine Ottocento o del primo Novecento, soprattutto italiani, hanno individuato in queste intuizioni sia elementi anticipatori delle teorie marginaliste del valore, sia di quelle precedenti di stampo ricardiano e marxiano. È il caso di ricordare soltanto il favorevolissimo giudizio di L. Einaudi, che ravvisa tra l’altro nel Galiani “germi delle teorie gosseniane, della gerarchia dei beni, della loro sostituzione, della decrescenza della utilità delle successive dosi di un bene”; nonché quello altrettanto entusiasta di J.A. Schumpeter, per il quale il Galiani eleva la fatica “alla dignità di unico fattore di produzione, la considera l'unica circostanza ‘che dà valore alla cosa’”» (DBI) Bibl.: Books That Made Europe, p. 134; Biblioteca Luigi Einaudi, 2329 ; Kress Library of Business and Economics, 5034; Catalogue of the Library of Piero Sraffa, 1935; Goldsmith 8528; Palgrave II-178; Schumpeter, History of Economic Analysis, pp. 300-302.