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Livres anciens et modernes

Helvetius (Claude-Adrien)

De l'Homme, De ses Facultés Intellectuelles et De son Education. Ouvrage posthume de M. Helvetius.

chez la Société typographique, 1773

320,00 €

Xodo Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1773
Lieu d'édition
A Londres
Auteur
Helvetius (Claude-Adrien)
Éditeurs
chez la Société typographique
Thème
Filosofia
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

2 voll. in-8° (204 x 128 mm.), pp. XXXII, 326; (2), 412, legatura coeva in piena pelle, titolo su tassello e fregi in oro al dorso, ai piatti duplice cornice lineare in oro, dentelle interna, tagli marmorizzati. Restauri alle cuffie e alle cerniere. Esemplare fresco. Edizione pubblicata nell'anno dell'originale, che fu pubblicata in formato in-12° nel giugno 1773, diciotto mesi dopo la morte dell'autore, dalla Société Typgraphique de Londres, in collaborazione con Pierre-Frédéric Gosse de La Haye e David Boissière di Londra. Qualche anno dopo aver subito la condanna della sua prima importante opera, Sullo spirito (1758), Helvétius decide di riprendere in mano la penna per scrivere un nuovo trattato. L’opera è compiuta nell’estate del 1769, ma Helvétius, per evitare ulteriori censure e condanne, decide di farla pubblicare soltanto dopo la sua morte. In questo libro, ancor più che in quello precedente, l’autore affronta il tema, per lui fondamentale, dell’educazione, che egli intende come il processo di formazione e di condizionamento che accompagna l’intera vita degli individui, determinandone il carattere e i comportamenti, con una forza che può essere contrastata soltanto dal «caso», cioè dalla concatenazione di fattori che nessuno può controllare. Per Helvétius, gli uomini sono tutti «comunemente ben organizzati», cioè sono tutti dotati, in partenza, della stessa sensibilità fisica, il principio elementare da cui si sviluppa ogni altra facoltà. Condotti dall’interesse alla ricerca del piacere e alla fuga dal dolore, essi imparano dalle sensazioni ad avere idee e a fare associazioni tra di esse, grazie all’abitudine e all’educazione che ricevono, Helvétius sottolinea la rilevanza assoluta dell’educazione e del contesto sociale e presenta la conoscenza dell’uomo come una competenza necessaria anche al governante che voglia saper tirare i fili della «marionetta umana».