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Livres anciens et modernes

Bonnet Charles

Contemplazione della natura del signor Carlo Bonnet delle accademie imperiali di Germania e di Russia; Reali d’Inghilterra, di Svezia, e di Lione; Elettorale di Baviera, e dell’Instituto di Bologna. Corrispondente dell’Accademia Reale delle Scienze.

Appresso Giovanni Montanari,, 1769-1770

480,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

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Détails

Année
1769-1770
Lieu d'édition
In Modena,
Auteur
Bonnet Charles
Éditeurs
Appresso Giovanni Montanari,
Thème
SCANDIANO REGGIO EMILIA NATURAL HISTORY FILOSOFIA PRIME EDIZIONI, MODENA BOLOGNA
Langues
Italien

Description

In 8° (19x12,5 cm); 87, (1), CXXIV, 463, (1) pp. e XII, 468, (2) pp. Legatura coeva in cartoncino rigido foderata però con carta a motivi naturalistici negli anni 20’-30’ del XX° secolo. Tagli rossi. Esemplare all’interno in buone-ottime condizioni di conservazione. Iniziali, testatine e finalini ornati. Prima edizione italiana con le note del grande gesuita e naturalista originario di Scandiano (Reggio Emilia), Lazzaro Spallanzani, di questa famosa opera del noto biologo e filosofo svizzero scopritore della protogenesi e autore di una nota teoria dell’evoluzione, Charles Bonnet. Lo studioso originario di Ginevra si interessò alla riproduzione degli afidi, riuscendo a ottenere undici generazioni successive senza fecondazione maschile (fenomeno della "Partenogenesi"). Studiò anche la respirazione dei bruchi e delle farfalle, l'anatomia della Tenia, e la facoltà posseduta dall'Hydra di ricostituire le parti danneggiate o perdute dell'organismo (fenomeno della "Rigenerazione"). Nel 1754 apparve il Recherches sur l'usage des feuilles, in cui Bonnet inferiva la funzione delle foglie (respirazione, traspirazione, guttazione, ecc.) dalla loro struttura anatomica; ammirato da Cuvier, il testo è universalmente giudicato uno dei più importanti trattati scientifici prodotti nel XVIII secolo. Bonnet, nello studio qui presentato, espone la sua teoria evoluzionistica. L’autore sosteneva che gli esseri viventi fossero comparsi sulla Terra in epoche successive. Bonnet ipotizzava infatti che nel nostro pianeta fossero avvenute in passato numerose estinzioni catastrofiche dopo le quali si sarebbeo sviluppati germi, sopravvissuti alle catastrofi precedenti e contenuti nei viventi più antichi, dai quali sarebbero sorte nuove forme di vita, sempre più perfette, adatte alle nuove condizioni geologiche. Il criterio che permetteva l'ordine gerarchico nella scala degli organismi era per Bonnet il "grado di organizzazione". Per Bonnet "l'organizzazione più perfetta è quella che con un numero uguale o inferiore di parti distinguibili raggiunge i maggiori effetti". Gli esseri viventi vengono valutati nella loro perfezione, da Bonnet, con gli stessi criteri di utilità e di finalismo con cui sono valutate le macchine costruite dall'uomo. L'applicazione di questi criteri era tuttavia inutilizzabile per la definizione della scala dei viventi; lo stesso Bonnet, per es., ammetteva che il corpo umano, pur essendo il più perfetto fra quelli degli esseri viventi sulla Terra, possiede numerose facoltà sensoriali e motorie inferiori a quelle di altri animali posti nei gradini inferiori della scala dei viventi. Bonnet, il quale riconosceva che tutti gli esseri avessero un'anima, non escludeva che anche l'uomo potesse estinguersi in futuro, lasciando "alla scimmia o all'elefante quel primato che attualmente egli detiene fra gli animali del nostro pianeta. In questa universale rinascita degli animali, si potrà trovare un Leibniz o un Newton fra le scimmie o gli elefanti, un Perrault o un Vauban fra i castori". Spallanzani, traduttore dell’opera, era accomunato a Bonnet nell’opposizione della teoria della aereazione spontanea. La lunga prefazione dello Spallanzani che occupa le prime 152 pagine e le ricche note pongono di diritto quest’opera tra gli scritti dello scandianese, che fu tra l’altro grande amico del Bonnet. L’opera ebbe grandissimo successo in Italia e venne stampata più volte. Questa qua presentata è la prima edizione che risulta essere abbastanza rara. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.