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Livres anciens et modernes

Abraham Joshua Heschel

CHI È L'UOMO?

RUSCONI LIBRI, 1989

17,09 € 18,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

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Détails

Année
1989
ISBN
9788818010404
Lieu d'édition
MILANO
Auteur
Abraham Joshua Heschel
Volume
1
Série
Problemi attuali
Éditeurs
RUSCONI LIBRI
Format
22 cm
Edition
QUARTA
Thème
Filosofia, Ebraismo, Religione, Teologia, Etica, Mistica, Giudaismo, Cristianesimo, Meditazioni, Spiritualità
Description
RILEGATO
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Premiére Edition
Non

Description

DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. OTTIME CONDIZIONI, MAI SFOGLIATO, LIEVI SEGNI DEL TEMPO ALLA SOVRACCOPERTA.

"Sono due le domande che dovrebbe porsi il lettore che affronta l'opera di Heschel. Vuole davvero sapere ciò che vuole? Vuole davvero uscire dal disorientamento (non privo di vantaggi, come ogni nevrosi) in cui tutti oggi vivono? Vuole davvero abrogare i «giubilei di frustrazioni»? Vuole davvero sentirsi staccato dai possessi diventati «emblemi delle sue repressioni»? Se l'offuscamento dei fini (suoi e altrui) gli è troppo caro, rinunci alla lettura, che non avrebbe alcun effetto su di lui. Ma se desidera chiarezza e dunque libertà, avrà grazie a Heschel tutti gli aiuti possibili. Dovrà però fare dei conti precisi con la sua tradizione. Se è ebreo, Heschel potrà inebriarlo d'una sobria ebbrezza rievocando felicità non necessariamente perdute. Ma a chiunque, di qualsiasi tradizione, Heschel porge lo stesso dono e ammaestra comunque nella cosa comune a ogni uomo che sia umanamente compiuto, l'arte di pregare, di congiungere il noto all'ignoto, e da quella premessa la tradizione specifica verrà rischiarata. E grazie al metro oggettivo della tradizione cui il destino l'ha legato, l'uomo cessa di essere chiuso nella prigione della sua soggettività soggettivistica, è costretto a sentirsi giudicato invece di giudicare, ad ascoltare invece di chiacchierare. Così Heschel giunge ad essere universale proprio perché saldamente particolare e insegna a chiunque come debba accogliere Chi lo sta cercando (quaerens me sedisti lassus), l'essere assoluto che nella sua assolutezza può includere la pateticità dell'amante."

Nel Medioevo i pensatori cercavano le prove dell'esistenza di Dio, oggi, quella dell'Uomo. Il termine «umano» è diventato ambiguo: l'ambiguità dell'homo sapiens è un luogo comune di antica data, lode e derisione furono profuse su di lui, apparendo a taluni «il capolavoro del cielo», ad altri «l'unico errore della natura». L'uomo ha pochi amici in questo mondo, specie nella letteratura contemporanea su di lui: forse solo il Signore del cielo è il suo unico amico sulla terra; non sarà l'appagare, d'essere un bisogno e non solo avere dei bisogni: i bisogni personali vengono e poi passano, ma rimane il dubbio se « sono necessario?»; non v'è un uomo che non sia stato scosso da questa domanda. È molto significativo che l'uomo non basti a sé stesso, che la vita non abbia alcun significato per lui se non serve ad un fine che la trascende, se non ha valore per gli altri. L'uomo non costituisce un fine assoluto in sé stesso: la seconda massima di Kant (non servirsi degli altri come mezzi, ma anche come fine) suggerisce il modo in cui una persona dovrebbe essere trattata dagli altri, non quello in cui dovrebbe trattare sé stessa. Una domanda: chi ha bisogno dell'uomo? La prima risposta è di carattere sociale: l'uomo serve alla società-umanità, difatti il valore d'una persona dipenderebbe dalla sua utilità nei confronti degli altri, dall'efficienza della sua azione sociale. Però nell'anima vi sono percorsi lungo i quali l'uomo cammina da solo, vie che non conducono verso la società, ma verso un mondo intimo; l'esistenza umana non può trarre il suo significato ultimo dalla società, la quale ha bisogno essa stessa di un significato; è altrettanto legittimo chiedere: «il genere umano è necessario?», o ancora «io sono necessario?». Si dice «ama il prossimo tuo come te stesso», ove l'umanità non è, diciamo, la specie, piuttosto individui specifici, una comunità specifica, non un gregge informe: certo, il bene di tutti conta più di quello del singolo, ma è l'individuo concreto che conferisce un significato alla razza umana; noi non riteniamo che un essere umano abbia valore in quanto membro di quella razza; è vero semmai il contrario: la razza umana ha valore in quanto è composta da esseri umani. Ma, chi ha bisogno dell'uomo? La natura? Essa è colma di possibilità che appagano tutte le nostre necessità, tranne una: la necessità d'esser necessari; nel silenzio incessante della natura l'uomo è come il centro di una proposizione, e tutte le sue teorie sono come virgolette che indicano il suo isolamento al centro del suo io. La ricerca dell'importanza suprema dell'essere è la risposta ad una necessità dell'esistenza: non deriva dalla natura umana, ma costituisce la natura stessa dell'essere uomini; la verità perderebbe valore se tale ricerca fosse un fatto irrilevante; se è da ritenersi un'assurdità l'ansia d'un significato supremo, allora essere uomini equivarrebbe ad esser folli. Dimostrare che l'essere uomini ha una validità innegabile trascende le possibilità della mente; l'uomo non può verificare la propria umanità in termini che trascenderebbe la sua esistenza; infatti, l'essere uomini può venire inteso solo in termini umani, e la sua validità è condizionata dalla validità di questi termini; l'uomo non può dunque provare il significato trascendente, essendone la sua manifestazione. Troppo potente è la specie umana, e troppo pericolosa per essere solo un giocattolo o capriccio. Qual è la sua natura e funzione? È maligna, come un tumore, o la si può concepire come il cervello dell'universo? Talvolta la specie umana presenta sintomi maligni che, se non controllati, potrebbero distruggere nella loro espansione l'intero organismo. La nostra civiltà è ancora all'infanzia, l'espansione della potenza umana è appena cominciata, e ciò che l'uomo farà con la sua potenza potrà salvare o distruggere il nostro pianeta. L'importanza dell'essere umano dipende dall'autenticità dell'essere uomini, il cui segreto consiste nell'anelito per il significato; l'uomo non costituisce il significato di sé stesso, e se l'essenza dell'essere uomini è la ricerca di un significato trascendente, allora il segreto dell'uomo sta nella sua apertura al trascendente; l'esistenza è disseminata di segni di trascendenza, e l'apertura ad essa è un elemento costitutivo dell'essere uomini.

Descrizione bibliografica
Titolo: Chi è l'uomo?
Titolo originale: Who is Man?
Autore: Abraham Joshua Heschel
Traduzione dall'inglese di: Lisa Mortara, Elèna Mortara Di Veroli
Editore: Milano: Rusconi, Febbraio 1971
Edizione: Quarta (Maggio 1989)
Lunghezza: 176 pagine; 22 cm
ISBN: 8818010409, 9788818010404
Collana: Problemi attuali
Soggetti: Filosofia, Ebraismo, Religione, Teologia, Etica, Mistica ebraica, Giudaismo, Cristianesimo, Sabato, Riflessioni, Meditazioni, Spiritualità, Musar, Qabbalah, Pietà ebraica, The Sabbath, Man is not Alone, Solitudine, Uomo solo, Pensiero ebraico, Modernità, Secolarizzazione, Trascendenza, Vita, Significato, Senso, Consapevolezza, Desiderio, Crisi d'identità, Valori, Esistenza, Natura, Sfida, Mondo, Creato, Ipotesi, Creazione, Rivelazione, Uomini, Logica, Autoconoscenza, Reciprocità, Eclissi, Umanità, Santità, Essere, Vivere, Libertà, Utilità, Presenza, Pathos, Imbarazzo, Celebrazione, Obbedire, Esperienza, Essere richiesti, Precarietà, Ineffabile, Ripudio, Sfida, Comandamenti, Doveri, Obbedienza, Missione, Male, Bene, Bibbia, Interpretazione, Salvezza, Saggezza, Giustizia, Misericordia, Tradizione ebraica, Conoscenza, Conservatorismo, Dio, Fede, Divino, Regno dell'ineffabile, Mistero, Torah, Mitzvoth, Profeti, Domande fondamentali, Principi, Chassidismo, Gershom Scholem, Haskalah, Illuminismo ebraico, Spinoza, Moses Mendelssohn, Haggadah, Concezione cristiana, Antropologia, Sociologia, Psicologia, Protagora, Aristotele, Medioevo, What is meant by being human?, Being human, Knowledge, Saggi, Bibliografia, Riferimento, Classici, Libri Vintage Fuori catalogo, Philosophy, Judaism, Religion, Theology, Jewish mysticism, Christianity, Ethics, Sabbath, Reflections, Meditations, Spirituality, Piety, Loneliness, Lonely man, Jewish thought, Modernity, Secularization, Transcendence, Life, Meaning, Sense, Awareness, Desire, Identity crisis, Values, Existence, Nature, Challenge, World, Created, Hypothesis, Creation, Revelation, Men, Logic, Self-knowledge, Reciprocity, Eclipse, Humanity, Holiness, Living, Freedom, Utility, Presence, Embarrassment, Celebration, Obey, Experience, To be required, Insecurity, Ineffable, Repudiation, Challenge, Commandments, Duties, Obedience, Mission, Evil, Good, Bible, Interpretation, Salvation, Wisdom, Justice, Mercy, Jewish tradition, Conservatism, God, Faith, Divine, Kingdom of the ineffable, Mystery, Prophets, Fundamental questions, Principles, Jewish enlightenment, Christian conception, Anthropology, Sociology, Psychology, Protagoras, Aristotle, Essays, Bibliography, Reference, Classics, Books Out of print
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