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Livres anciens et modernes

Cominetti, Gian Maria, Illustrato Da Cirillo [Gian Silvio Agosto, Ni] E Anton Giuseppe Santagata

Canti di guerra illustrati da Cirillo G.S. Agostoni e da Anton Giuseppe Santagata: artisti soldati ancora sanguinanti per ferite, e che pur incisero il metallo moltiplicatore quasi tenessero nella valida mano la baionetta conquistatrice

Società di Coltura Artistica «Rinascenza Latina» - Editrice (in - quarta di copertina: Stampato nella Tipografia Marittima),, 1916

750,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Année
1916
Lieu d'édition
Genova,
Auteur
Cominetti, Gian Maria, Illustrato Da Cirillo [Gian Silvio Agosto, Ni] E Anton Giuseppe Santagata
Pages
pp. 47 [1] interamente illustrate in bianco e nero.
Éditeurs
Società di Coltura Artistica «Rinascenza Latina» - Editrice (in, quarta di copertina: Stampato nella Tipografia Marittima),
Format
in 8° quadrotto,
Edition
Edizione originale.
Thème
Futurismo Libri Illustrati e d'Artista Poesia Italiana del, '900 Storia
Description
brossura beige stampata in nero ai piatti e al dorso, con impaginazione di grande impatto disegnata probabilmente da Cirillo, che firma la vignetta in quarta di copertina;
Premiére Edition
Oui

Description

LIBRO Edizione originale. CON AUTOGRAFO. Straordinario esemplare di illustre provenienza ligure, da Albisola Capo, con lunga dedica autografa del poeta alle sorelle di Angelo Barile Germana e Susanna: «Alle signorine Germina [sic] e Susannetta Barile, queste povere mie liriche contro un po’ di fango., ed rammarico di constatare che dentro le mura vi sia più letame di quanto non ne vedessi quasi fra le fila dei Barbari | Con affetto | Gian Maria Cominetti | Roma 14 Aprile 1922». Copertina uniformemente brunita e con lieve fioritura ai bordi; per il resto ottimo esemplare, completo del raro dépliant editoriale a quattro ante fitte di testo su carta verde pallido (presentazione dell’editrice «Rinascenza latina» e dell’opera poetica di Cominetti), con una vignetta di Cirillo/Agostoni alla prima anta e l’elenco delle opere del poeta in chiusura. Sorprendente libro d’artista dove i versi di Cominetti sono intercalati dalle notevoli e incisive vignette di Cirillo e Santagata, con uno stile, una frequenza e un’impaginazione sorprendente che ricorda quella delle “graphic novel”. Il poeta celebra la guerra come strumento di liberazione esaltando i grandi avvenimenti del Risorgimento: le cinque giornate di Milano, i Mille, il Benaco e l’Adige, il Carso, il patriota genovese Balilla alias G.B. Perasso, Roma e il Piemonte. Gli artisti svariano sul tema bellico, traendo tuttavia ispirazione dalla Prima guerra mondiale, evidentemente echeggiata nelle scene esplosive quasi astratte di Santagata, mentre il modernissimo Cirillo sembra l’Uderzo di «Asterix e Obelix» nelle vignette caricaturali, ma piuttosto un discepolo di Balla nelle scene di massa. -- Allo scoppio della Prima guerra mondiale, i fratelli Cominetti lasciano Parigi per Genova dove, a partire dal gennaio 1915 e fino all’estate del 1917, si adoperano in un’intensa attività di promozione dei «Canti di guerra» di Gian Maria e delle litografie e disegni di guerra di Giuseppe. Il «Regesto del futurismo in Liguria» compilato da Caterina Olcese compulsando la stampa genovese (soprattutto «Il Lavoro» e il «Caffaro») aiuta a seguire le tappe di questo cospicuo impegno: «1915. Genova, 27 gennaio, Gian Maria Cominetti, da poco rientrato a Genova [.] presen- ta i suoi “Canti” alla Società di letture; in una recensione è definito “simultaneo, divisionista, polifonico”; nella stessa occasione e nella stessa sede vengono esposti litografie e disegni di guerra di Giuseppe Cominetti [.]. 12 maggio, alla Pro cultura artistica Gian Maria Cominetti tiene una conferenza sulle battaglie per l’arte moderna combattute a Parigi, prima e dopo lo scoppio della guerra. “Esposizione Società promotrice di Belle arti” nel Ridotto del Carlo Felice. Vi partecipa Cominetti, che Angiolini dice non gradito al pubblico; “[.] il meglio che si possa dire di un’opera che esce dalle convenzioni è di chiamarla ‘futurista’” (“Il Lavoro”, 15 maggio 1915). [.] dicembre-gennaio, “Mostra d’arte pro famiglie artisti di guerra”, Caffè Olimpia: Cominetti espone quadri, disegni e litografie» (Liguria futurista, p. 26). Cammarota, Futurismo, n. 119.2