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Livres anciens et modernes

Giulio Ii

Bulla Secunda Tertia & Quarta Sessionum in Sacrosanctis Concilijs Lateraneñ. Pontificatus S. D. N. Dñi Julij Divina Providentia Pape Secundi Edite; Iulius Secu(n)di. in Quinta Sessione. de Creatione Summi Ponti.

s. e., 1512

480,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italie)

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Détails

Année
1512
Lieu d'édition
s. l.
Auteur
Giulio Ii
Éditeurs
s. e.
Thème
papato, cinquecentine rari
Jaquette
Non
Langues
Latin
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

Placchetta in 16° (cm 10 x 14), copertina ricavata da Exultet o Salterio settecentesco, in rosso e nero, cc (8), senza paginazione e con segnatura discontinua, stemma di papa Della Rovere al frontespizio, esemplare in buone condizioni, carta brunita, parzialmente in barbe. Il volumetto contiene il testo, impresso in caratteri gotici, di indizione della Seconda, Terza, Quarta, Quinta Sessione del Concilio Laterano V, inaugurato il 3 maggio 1512, a meno di un anno dalla morte. La bulla della Seconda Sessione reca in calce la data delle calende di giugno, ed è tutta relativa al 'pestifero e velenoso contagio', del scismatico Concilio di Pisa: consesso di cardinali e vescovi francesi figlio del Sinodo di Tours del febbraio 1513; che Luigi XII aveva costituito l'anno precedente in contrapposizione a Giulio II, che scacciato da Pisa dopo una rivolta popolare filo pontificia, errante da Milano si è spostato a Vercelli, Lione; il papa ripercorre i decreti composti ed emanati dall'ottavo al nono anno del suo pontificato, contro la 'conventicola che deve essere scissa': esortazioni, ammonizioni, proibizioni, fino all'interdetto ecclesiastico e alle sentenze di censura. In opposizione al 'Concilio adulterino e deviante dalla Verità', del quale vengono 'cassate e annullate' tutte le opere, viene proclamato e indetto il Concilio sacro e approvato dal pontefice; segue un appello ai prelati gallicani che verranno, con promessa di indulgenza per le colpe passate. La Bulla della Terza Sessione è del dicembre dell'anno, saluta l'adesione al Concilio del 'caro figlio' Imperatore Massimiliano, e contiene la scomunica e deposizione per alcuni cardinali scismatici, tra cui primeggiano Bernardino Lòpez Carvajal, Vescovo di Cartagena in Spagna; Guillaume Briçonnet vescovo di S. Malo, scomunicato il 24 ottobre 1511; Federico di Sanseverino, Legato del Concilio pisano, 'cardinali fautori e aderenti. complici e seguaci', con l'obiettivo di scindere l'unità di S. Madre Chiesa; chiederanno perdono al subentrante papa Medici. La città di Lione e le città che danno asilo al 'conciliabolo' degli eretici, vengono scomunicate, tranne il Ducato di Bretagna. La bolla della Quarta Sessione verte intorno a una 'prammatica sanzione', disposizione di Luigi XII, a beni ecclesiastici confiscati, il papa afferma la nullità della sanzione predetta e invita a venire al Concilio e ad unirsi alla spedizione contro gli Infedeli, oggetto di altra celebre bolla. Nella Quinta Sessione, gli strali pontificali sono contro la 'detestabile simonia' dell'eresiarca Simon Mago', perniciosa per la Chiesa, la 'simoniaca eresia', nel 'dare, permettere che venga data, ricevuta pecunia'; condanna dell'acquisto (in titolo o in commenda) delle dignità ecclesiastiche, con elenco. Il testo entra nei particolari di beni feudali ed ecclesiastici, e fisco della Chiesa Romana e secolare. Frequente inoltre la presenza diabolica, esplicitamente citata, in questi documenti. Nessun esemplare di questi documenti in SBN, che cita edizioni in 4° ad opera dell'impressore Silber, ne' in altre biblioteche consultate. 'Enciclopedia dei Papi', Treccani 2000.