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Livres anciens et modernes

Camerario, Bartolomeo

Bartholomaei Camerarii Beneuentani, De purgatorio igne dialogi duo

Antonio Blado,

400,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italie)
Fermé jusqu'au 7 janvier 2025.

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Détails

Lieu d'édition
Roma
Auteur
Camerario, Bartolomeo
Éditeurs
Antonio Blado
Thème
Napoli naples spagna Spain Pedro di Toledo
Langues
Italien

Description

In-4°, 44cc, legatura in mezza pergamena, buone condizioni, frontespizio in rosso e nero con stemma del dedicatario Paolo IV. Famoso avvocato napoletano, il Camerario partecipava inoltre contemporaneamente anche all'attività culturale del circolo umanistico napoletano che gravitava intorno ad Alfonso Capece. Ed è proprio subito dopo la repressione governativa di questo gruppo di intellettuali (1540-42) che scoppiarono, come episodio non marginale delle contraddizioni interne alla classe dirigente napoletana, i primi violenti contrasti col viceré Pietro di Toledo. Inviati allora una serie di memoriali in sua difesa a Carlo V, senza però mai ottenere alcuna risposta, comprese alla fine l'inutilità dei suoi sforzi di reintegrazione e di riabilitazione: abbandonato il territorio imperiale, si rifugiò in Francia (1547) entrando subito in contatto coi numerosi circoli antispagnoli degli esuli napoletani e forse ottenne a corte anche una carica retribuita di consigliere di Stato. Il Camerario decise di trasferirsi da Parigi a Roma, ponendosi sotto la protezione antispagnola di Paolo IV che, in considerazione delle sue specifiche competenze, dopo averlo nominato commissario generale dell'esercito per la guerra contro la Spagna, gli affidò, insieme con la carica di prefetto, la gestione dell'amministrazione annonaria dello Stato della Chiesa. In-4 °, 44cc, half vellum binding, good condition, red and black title page with coat of arms of the dedicatee Paul IV. A famous Neapolitan lawyer, he also participated simultaneously in the cultural activity of the Neapolitan humanistic circle that gravitated around Alfonso Capece. And it was just after the government repression of this group of intellectuals (1540-42) that the first violent contrasts with Viceroy Pietro di Toledo broke out, as a non-marginal episode of the internal contradictions of the Neapolitan ruling class. Then Camerario sent a series of memorials in his defense to Charles V, without ever getting any response, eventually including the futility of his reintegration and rehabilitation efforts: abandoned the imperial territory, he took refuge in France (1547) immediately entering contact with the numerous anti-Spanish circles of the Neapolitan exiles and perhaps he also obtained a paid position as councilor of state at court. Camerario decided to move from Paris to Rome, placing himself under the anti-Spanish protection of Paul IV who, in consideration of his specific skills, after having appointed him general commissioner of the army for the war against Spain, entrusted him, together with the office of prefect, the administration of the State of the Church.
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