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Livres anciens et modernes

Berdjaev, Nikolaj

Autobiografia spirituale

Jaca Book, 2021

24,00 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italie)

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Détails

Année
2021
ISBN
9788816416536
Lieu d'édition
Milano
Auteur
Berdjaev, Nikolaj
Pages
432
Éditeurs
Jaca Book
Format
23.5 cm
Thème
Description
paperback
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

Edizione a cura di Adriano Dell'Asta - Brossura editoriale di xxx-395 pagine. Copia in stato di nuovo -- L'Autobiografia spirituale di Nikolaj Berdjaev (1874-1948) non è l'ultimo libro scritto dal grande filosofo russo; cacciato dalla propria patria per decisione diretta di Lenin e stabilitosi a Parigi dal 1924, Berdjaev ne terminò infatti la versione iniziale già nel 1940 e prima della morte vi portò alcuni ritocchi, ma quest'opera resta comunque il suo testamento spirituale per la chiarezza con la quale, ripercorrendo la propria storia personale e quella di un mondo devastato da guerre e rivoluzioni, riscopre la centralità della persona creata da Dio e definita dal rapporto con un Dio che vuole la sua creatura come essere libero e creatore. La libertà e l'infinita creatività umana, continuamente riaffermate da Berdjaev, non sono quindi un gesto di autoaffermazione nichilista, in cui l'uomo nega tutto quanto si trova al di fuori del proprio arbitrio e della propria fantasia, ma sono piuttosto la continua tensione della persona per aderire al mistero dell'esistenza, al mistero degli esseri e delle cose e alla loro infinita e sorprendente bellezza. Filosofo dell'esistenza e non dell'essere, dopo essere stato marxista in gioventù, per sfuggire alle verità totalitarie Berdjaev non si rifugia in una verità debole e non nega la metafisica: l'investigazione del reale nel suo infinito mistero e nella sua verità ultima; il suo avversario è piuttosto una riduzione, quella che dietro la parola essere cela la pretesa di conoscere il reale sino a trasformarlo in un oggetto di dominio. In questo senso la filosofia di Berdjaev è nello stesso tempo irriducibile al semplice esistenzialismo e va intesa piuttosto come un personalismo esistenziale cristiano; al centro di questa meditazione che è in continua lotta contro ogni forma di totalitarismo c'è la ricerca di una totalità diversa e c'è l'esperienza di questa nuova infinita totalità: c'è innanzitutto la persona che si scopre irriducibile. E al centro della persona concretamente esistente, al centro di tutte le sue esperienze vitali e di tutte le cose che essa crea, c'è il rapporto ultimo nel quale essa si scopre veramente, il rapporto con Cristo, il Figlio, che è «l'unica via a Dio Padre» ed è la Persona nella quale ciascun uomo può essere veramente persona: uomo, chiamato a diventare Dio per grazia.
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