ATTORNO A QUESTO MIO CORPO HACCA EDITORE

<p>ATTORNO A QUESTO MIO CORPO</p>, , <p>RITRATTI E AUTORITRATTI DEGLI SCRITTORI DELLA LETTERATURA ITALIANA</p>, , <p>HACCA</p>, , <p>PAGINE 620</p>, , <p>&nbsp;</p>, , <p>Attorno a questo mio corpo &egrave; un esperimento pensato a lungo, realizzato in &eacute;quipe, ragionato a fondo con i curatori Laura Pacelli, Maria Francesca Papi e Fabio Pierangeli, e con gli studiosi e gli scrittori chiamati a partecipare a questo lavoro collettivo.<br />, L&rsquo;idea di partenza &egrave; stata quella di fare una piccola storia della letteratura costruita per&ograve; dal &ldquo;basso&rdquo;, attraverso la specola del corpo degli scrittori &ndash; sappiamo comunque bene che, in ultima istanza, degli scrittori conta solo l&rsquo;opera.<br />, Epper&ograve; ci &egrave; sembrato interessante provare a raccontare la letteratura italiana indagando la salute, le patologie, le nevrosi, le mani, gli occhi, le fattezze, il respiro e l&rsquo;affanno degli scrittori. Altri chiariranno meglio di noi quanto la biografia o, addirittura, la biografia fisica, abbia influito sui destini di un&rsquo;opera letteraria &ndash; noi, ovviamente, non pensiamo con questo lavoro di dire una parola definitiva sull&rsquo;argomento. Eppure leggendo queste biografie corporali, questi ritratti di carne, inevitabilmente approssimativi &ndash; spesso ci si &egrave; spinti a raccontare fattezze poco documentate e obliate in secoli lontani &ndash; si prova lo stupore e, perch&eacute; no?, la felicit&agrave; di sentire il genio e il talento a una vicinanza estrema, cio&egrave; fraterna.</p>, , <p>Attorno a questo mio corpo &egrave; una galleria di referti e di ritratti di grandi scrittori italiani (Campanella, Alfieri, Foscolo, Leopardi, De Roberto, Ungaretti, Saba, Morante, ecc.) che prova a fare letteratura percorrendo binari laterali e strade secondarie d&rsquo;indagine: aneddoti, lettere, testimonianze, descrizioni, diari, ricordi e memorie. Infine, non sfugge all&rsquo;opera &ndash; lo si dica senza timori di sorta &ndash; la speranza di porsi come porta d&rsquo;accesso per quanti, magari giovani o giovanissimi, spaventati dall&rsquo;abisso della letteratura, non pensano mai fino in fondo che gli scrittori furono e sono anzitutto corpi in carne e ossa, le cui vicende umane e letterarie non saranno mai troppo lontane dalle esistenze di tutti noi. [Andrea Di Consoli]</p>,

Edizione: illustrato