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Livres anciens et modernes

Maurice Bignami

Addio rivoluzione. Requiem per gli anni Settanta

Rubbettino, 2020

18,05 € 19,00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italie)

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Détails

Année
2020
ISBN
9788849861136
Auteur
Maurice Bignami
Pages
384
Série
Storie
Éditeurs
Rubbettino
Format
228×150×30
Thème
Italia contemporanea, Rivoluzioni, sommosse, ribellioni, Gruppi di pressione, movimenti di protesta e azioni non-violente, Italia, 1970–1979
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

"Addio rivoluzione" racconta il lungo autunno caldo della Repubblica, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta del secolo scorso e rende anche conto degli antecedenti storici, sociali e culturali che hanno portato a quel periodo. Seguendo l’autore – dalla Parigi degli anni Cinquanta, in una famiglia di comunisti italiani di professione, alla Bologna degli anni Sessanta e Settanta, vetrina del buon governo PCI – vengono ricostruiti il clima intellettuale e i percorsi politici di allora: la FGCI, i primi gruppi extraparlamentari, il Sessantotto, ma anche i riflessi del Movement americano, la Beat Generation, l’amore per la poesia. E poi Potere Operaio, l’Autonomia, Prima Linea, fino alla dissociazione politica, all’opzione per la democrazia e, a metà degli anni Ottanta, alla rottura radicale con il marxismo e l’idea di rivoluzione. Un saggio che si legge come un romanzo, una biografia che si snoda attorno ai momenti cardine di quel periodo, e che sa cogliere tutte le suggestioni di pensiero (filosofiche e politiche) che giustificarono ogni scelta, anche quella estrema. Una mappa che accompagna il lettore nei meandri di quegli anni: sia il lettore che li ha vissuti e poi, spesso, dimenticati; sia quello che ne ha sentito solo l’ormai sbiadita narrazione e non li ha mai realmente percepiti portando entrambi alle soglie di una scelta di campo. È uno schietto mea culpa, una critica feroce dell’ideologia e del totalitarismo; soprattutto, è un’ode ragionevole a ciò che oggi è inviso ai più: la politica e gli ideali della democrazia rappresentativa e del liberalismo. Un po’ di pathos, parecchia ironia, nessuna compiacenza, molta pietà. Per tutti.
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