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Autographes

Lettera autografa di Giacomo Puccini a Eugenio Tornaghi, procuratore di Casa Ricordi, datata Milano, 11 agosto 1884.

1884

3000,00 €

Pera Studio Bibliografico

(Lucca, Italie)

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Détails

Année
1884
Thème
MUSICA, TOSCANA
Etat de conservation
Acceptable
Reliure
Couverture souple

Description

Lettera autografa firmata, su carta listata a lutto, in formato cm.16,5x10,5, compilata su quattro facciate, rispettivamente su 12, 11, 10 e 6 righe. Puccini richiede parte del denaro dovutogli per "Le Villi", e ne ha bisogno a causa della recente scomparsa della madre Albina Magi (Lucca, 1830-1884), deceduta il precedente 17 luglio: "Quando prevedendo la catastrofe, mi permisi incomodarla chiedendo le 200 lire per recarmi a casa, io sperava che questo straordinario potesse essermi conteggiato all'atto della consegna delle aggiunte all'opera cioè sulle lire 700. Lei saprà benissimo, ed io non mi vergogno a dirlo, essere io privo di beni di fortuna, ed è perciò che ritornato a Milano dopo la disgrazia avuta, arrivai qui quasi sprovvisto di denari perché non può immaginarsi in simili circostanze per quanto dovessi far tutto modestamente, quali e quante sono le spese. Ai primi del mese non ebbi il coraggio di chiederle la mesata, ma oggi trovandomi senza denaro, mi permetto scriverle per sentire se fosse possibile che le 200 lire ricevute straordinariamente nel mese scorso (senza essere io seccante ed inopportuno) potessero essere da Lei conteggiate più tardi, e quindi se potessi ritirare la mesata di Agosto .". Seguono ringraziamenti e saluti. La missiva è inviata da Milano, Piazza Beccaria, 11 agosto '84, ed è priva di busta. Un giovane Puccini inusuale in questa lunga, toccante lettera. Malgrado poche settimane prima, esattamente il 31 maggio 1884, avesse visto finalmente coronato il suo sogno di compositore con la prima rappresentazione di una sua opera, "Le Willis", al Teatro Dal Verme di Milano, la successiva scomparsa il 17 luglio della madre Albina, la donna più importante della sua vita, sicuramente lo gettò in uno stato di profonda prostrazione, aggravato in tutta evidenza da seri problemi economici, malgrado l'aumento ricevuto da Giulio Ricordi poco tempo prima. Destinatario della accorata lettera è Giulio Tornaghi (1835-1915), che entrato a 20 anni nello staff di Casa Ricordi fu segretario personale di Tito I e di Giulio, ricoprendo anche per oltre mezzo secolo, dal 1857 al 1911, l'incarico di procuratore della casa editrice. Codice libreria 148534.