Detalles
Grabadores
MARCHIORETTO, Pietro.
Descripción
Acquatinta colorata di mm 470x570. Condizioni : USATO - Stato : Buono, ordinari segni d'uso e del tempo, restauro sulla sommità destra dell'incisione. Altre note : Pietro Marchioretto nacque a Lamon, dal secondo matrimonio di Giovanni Maria Marchioretto e Francesca Fiorenza, nel 1761. I suoi biografi, quando ancora era in vita, posero la data di nascita nel 1772 e l'errore venne ripetuto spesso, fino a quando Liberale Paganini riportò un riassunto dell'atto di nascita. La prima biografia di Marchioretto è opera di Antonio Frigo, arciprete di Borgo Valsugana, scritta tra il 1812 e il 1814 quando l'artista lamonese era ancora in vita e viveva a Telve Valsugana. Secondo il sacerdote Marchioretto se ne va di casa a 13 anni, dopo il terzo matrimonio del padre. Si reca dapprima a Bassano dove ricopia e vende le immagini sacre tratte dalle stampe dell'editore Remondini. Poi lo ritroviamo a Ramon di Loria, vicino a Castelfranco Veneto, dove è a servizio di un contadino. Qui viene notato per la sua abilità nel disegno dal nobile veneziano Pietro Civran che aveva alle sue dipendenze, come accadeva allora, un artista, il bellunese Giovan Battista Lazzarini, con il quale Marchioretto ebbe la sua prima vera formazione artistica. Le sue tracce si ritrovano a Venezia dove nel 1791 è indicato come «"angente" di Pietro Civran», cioè lavorava per lui, come domestico o con maggiori responsabilità . Nello stesso anno muore Lazzarini che lo indica come erede di parte dei suoi beni. Vive bene, ora, Marchioretto. Nel 1797 incontra il pittore goriziano Francesco Causig, suo secondo maestro. E' di quegli anni anche l'incontro con l'incisore Gaetano Zancon, con la pubblicazione a Venezia di dodici incisioni su rame: i dipinti sono di Marchioretto, le incisioni di Zancon. Da Venezia, Marchioretto passa a Verona e poi a Bressanone, dove avvia una attività insieme allo stesso Zancon e allo stampatore Bisdomini che proseguirà per un paio d'anni con la produzione e la vendita di opere pregevoli, una ventina. Il pittore lamonese si sposta poi in Valsugana e a Trento, mentre le sue opere vengono diffuse sotto forma di incisioni nel mondo tedesco, dal 1806 al 1820. A Telve Valsugana Marchioretto si stabilisce attorno al 1811, dopo il matrimonio con Elisabetta Franceschi. Dalle lettere trovate da Conte, ci sono tracce di rapporti con nobili e personaggi conosciuti del Trentino, a testimonianza che il pittore aveva raggiunto una buona fama. Marchioretto è morto nel 1828 a Telve. er maggiori informazione rimandiamo alla monografia di Conte Paolo "Pietro Marchioretto. Un paesaggista tra Veneto e Tirolo" .