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Grabados

LAURO Giacomo

VENETIA

1642

1500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1642
Formato
240 X 185
Grabadores
LAURO Giacomo

Descripción

Pianta della città tratta da Heroico Splendore delle Città del Mondo, rarissima pubblicazione stampata per la prima volta a Roma nel 1639, e successivamente, ampliata con l’aggiunta di dieci nuove opere, nel 1642. In alto al centro il titolo, VENETIA. In basso lungo il bordo disposta su tredici colonne una legenda con numeri romani Nomi dei Rij prin.li (I-XXXXV) e con numeri arabi Tutte le Confra e Parochie di Ven.ia (1-153). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei venti Tramontana, Ostro, Levante, Ponente il nord in alto. Ispirata dal modello di Jacopo de Barberi (1500) la pianta di Venezia di Giacomo Lauro è ripresa dalle innumerevoli riduzioni cinquecentesche. Giacomo Lauro, fu incisore, stampatore e conoscitore di antichità attivo prevalentemente in ambito romano tra il 1583 e il 1645. Non si conosce la data e il luogo di nascita, ma il fatto che egli firmasse le sue opere come "Jacobus Laurus Romanus" lascia presumere che fosse originario di Roma. Nulla si conosce della sua formazione. La prima testimonianza documentaria che attesta la sua presenza a Roma, in cui è definito "intagliatore di rame romano", risale al 1583; mentre la sua prima stampa conosciuta è un Tiberio con la daga (o Il gladiatore), pubblicata da Claudio Duchetti nel 1585. Nonostante abbia affrontato tematiche storiche, mitologiche, devozionali, il Lauro è noto soprattutto per la produzione di piante e vedute di città, a cominciare dalla veduta a volo d'uccello di Rocca Contrada (Arcevia), realizzata nel 1594 per Angelo Rocca su disegno di Ercole Ramazzani. Negli anni 1630-45, Lauro si dedicò alla pubblicazione di una serie di piante e descrizioni di città italiane e straniere in forma di piccoli opuscoli, alcuni dei quali furono raccolti nel 1639 sotto il titolo di Heroico splendore delle città del mondo. Le piante di Lauro, dunque, furono il frutto di un lungo lavoro di ricerca, basato su fonti primarie, e pubblicato per la prima volta in libri o opuscoli con testo relativo alla storia della città. Scrive Thomas Ashby: “Negli anni 1630-1645 il Lauro pubblicò un numero rilevante di descrizioni di città in tanti opuscoli col testo, tutti in folio piccolo oblungo. Le piante non sono tutte originali […] Molte volte sono state adoperate come fonti, s’intende, le belle tavole dell’atlante del Lafrèry. Ma anche altre piante sono state messe sotto contributo - molto è stato preso o dall’opera di Braun e Hogenberg, Civitales Orbis Terrarum, oppure anche in questo caso da fonti comuni. Non mancano i contatti con Matteo Florimi di Siena, il quale in nessun caso compì di opera propria, ma copiò sempre i lavori degli altri. La pianta di Viterbo, finalmente, è derivata dalla pianta di Tarquinio Ligustri di Viterbo, fatta nel 1596 e dedicata al Cardinale Odoardo Farnese, Alcune di queste piante furono raccolte sotto il titolo seguente, inciso nel 1639; HEROICO SPLENDORE DELLE CITTA DEL MONDO LIBRO PRIMO DI IACOMO LAURO ROMANO Dove si uedono le piante di molte Citta Ill.ri e di molte non più state alla stampa con le loro origini et atti segnalati, et quanto si estende il dominio di esse sino alli presenti tempi in Roma l’Anno di nostra salute 1639” (cfr. Thomas Ashby, L'Heroico splendore delle città del mondo, in “La Bibliofilia”, XXXI (1929), pp. 105-122). L’opera venne ristampata nel 1642 con imprint in Roma l’Anno di nostra salute 1642 /Con priuilegio del somo Pontefice, et d'altri Potent.ti Con licenza de Superiori. Sebbene nel frontespizio si parli di “Libro primo” un secondo volume della raccolta non venne mia pubblicato. Incisione in rame, stampata su carta vergata coeva, con margini, leggerissime ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione. Rarissima. Bibliografia Ashby (1929): p. 118, n. 11; Cassini (1971): n. 41; Cremonini (1991): pp. 37-38, n. 1; Moretto (2001): pp. 106-107, n. 75; Romanelli-Biadene (1982): n. 35; ' Thomas Ashby, Un incisore antiquario del Seic. Map of the city taken from ' Heroico Splendore delle Città del Mondo, ' a very rare publication printed for the first time in Rome in 1639, and later, expanded with the addition of ten new works, in 1642. Giacomo Lauro, was an engraver, printer and connoisseur of antiquities active mainly in Rome between 1583 and 1645. We do not know the date and place of birth, but the fact that he signed his works as "Jacobus Laurus Romanus" suggests that he was a native of Rome. Nothing is known about his education. The first documentary evidence of his presence in Rome, in which he is defined as a "Roman copper engraver", dates back to 1583; while his first known print is a ' Tiberius with a dagger ' (or ' The Gladiator), published by Claudio Duchetti in 1585. Although he dealt with historical, mythological, devotional themes, Lauro is mainly known for the production of plans and views of cities, starting with the bird's eye view of Rocca Contrada (Arcevia), made in 1594 for Angelo Rocca on a drawing by Ercole Ramazzani. In the years 1630-45, Lauro dedicated himself to the publication of a series of maps and descriptions of Italian and foreign cities in the form of small pamphlets, some of which were collected in 1639 under the title of ' Heroico Splendore delle Città del Mondo. Lauro's plans, therefore, were the result of a long research work, based on primary sources, and published for the first time in books or pamphlets with text related to the history of the city. Thomas Ashby writes: "In the years 1630-1645 the Lauro published a considerable number of descriptions of cities in many pamphlets with text, all in small oblong folio. The plants are not all original [.] Many times have been used as sources, of course, the beautiful plates of the Atlas of Lafrèry. But other maps were also contributed - much was taken either from the work of Braun and Hogenberg, ' Civitales Orbis Terrarum, or even in this case from common sources. There is no lack of contact with Matteo Florimi of Siena, who in no case did his own work, but always copied the work of others. Some of these maps were collected under the following title, engraved in 1639; ' HEROICO SPLENDORE DELLE CITTA DEL MONDO LIBRO PRIMO DI IACOMO LAURO ROMANO ' Dove si uedono le piante di molte Citta Ill.ri e di molte non più state alla stampa con le loro origini et atti segnalati, et quanto si estende il dominio di esse sino alli presenti tempi in Roma l’Anno di nostra salute 1639” ' (see Thomas Ashby, ' L'Heroico splendore delle città del mondo, in "La Bibliofilia", XXXI (1929), pp. 105-122). The work was reprinted in 1642 with imprint ' in Roma l’Anno di nostra salute 1642 /Con priuilegio del somo Pontefice, et d'altri Potent.ti Con licenza de Superiori. Although the title page speaks of "Book one" a second volume of the collection was not published. Copper engraving, printed on contemporary laid paper, with margins, very light oxidation, otherwise in excellent condition. Very rare. Bibliografia Thomas Ashby, ' Un incisore antiquario del Seicento, I, Note intorno alla vita ed opere di Giacomo Lauro, in “La Bibliofilia”, XXVIII (1926-27), pp. 361-373; II, ' L'opera "Antiquae Urbis splendor", ' ibid., pp. 453-460; III, ibid., XXIX (1927), pp. 356-369; IV, ' L'Heroico splendore delle città del mondo, ibid., XXXI (1929), pp. 105-122. Cfr.
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