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Grabados

GASTALDI Giacomo

Sardinia insula inter Africu[m], et Tyrrenu[m] pelagus sita…

1560

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Antiquarius Libreria (Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1560
Lugar de impresión
Venezia
Formato
205 X 300
Grabadores
GASTALDI Giacomo
Materia
Cartografia Rara
Descripción
Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 2104-2105, tav. 1065, I/II.

Descripción

Acquaforte e bulino, dimensioni mm 300x205, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, con margini originali aggiunti, leggere tracce di colla nella congiunzione dei margini, per il resto in perfetto stato di conservazione.UNICO ESEMPLARE NOTO DEL PRIMO STATO della carta, una prova di stampa, parzialmente non completa (cfr. Bifolco-Ronca, tav. 1065). Il presente esemplare, venduto in asta a Parigi nel 2006 e quindi parte di in una collezione privata tedesca, poi venduta in asta - Reiss & Sohn - nel 2016. Al centro dell’isola, con caratteri grandi, si legge: SARDEGNA.Nel cartiglio in alto a sinistra una breve descrizione geografica del territorio: Sardinia insula inter Africu[m], et Tyrrenu[m] pelagus sita: magnitudine 562 mil. pas. fertilis admodu[m] animaliu[m]que varij generis abundans metallis argentarijs, stagnis, fontibus, salubris prestantissima. Orientazione nei quattro lati al centro, il nord è in alto. Carta priva di scala grafica e di graduazione ai margini. Carta anonima, priva di data ed indicazioni editoriali, che attribuiamo a Giacomo Gastaldi e riteniamo essereil prototipo di questa tipologia di carte cinquecentesche dell’isola. Non sono note le fonti cartografiche, ma certamente per il cartografo piemontese questa tavola voleva essere una correzione ed un miglioramento di quella realizzata per la Geografia di Tolomeo (1548). Il disegno del profilo costiero rimanda alle carte nautiche coeve, anche se in questa tavola è notevolmente migliorato, almeno per quanto riguarda la parte occidentale. Per gli altri dati geografici, ovvero orografia e idrografia, invece, è minima la differenza con la carta del 1548, e anche la toponomastica presenta solo poche aggiunte.L’attribuzione al Gastaldi è dovuta al fatto che la carta si trova nelle raccolte cinquecentesche, sempre accoppiata con altre carte firmate o attribuite al cartografo piemontese. L’esemplare venduto in asta a Londra (Sotheby’s, 2000) è stampato sullo stesso foglio con la carta della Corsica firmata dal Gastaldi (Bifolco-Ronca, n. 386). Le due carte sono assolutamente simili in tutto, anche nel modo in cui viene fornita l’orientazione. Anche l’esemplare conservato nel cosiddetto Atlante Doria, è in un gruppo di carte delle isole del Gastaldi: la stessa Corsica, Malta, e l’Elba (Bifolco-Ronca nn. 862, 1007). Nella raccolta cinquecentesca della Biblioteca Alessandrina di Roma (due esemplari del secondo stato), la carta fa coppia in un foglio con quella della Corsica, e in un altro con quella dell’Elba. Dal confronto con tutte le altre carte dell’isola del periodo, si notano differenze nell’orografia e nell’idrografia. In alto, a nord del fiume Temo, viene indicato Fresan anziché S.reparata (nelle altre carte Fresan è a sud del fiume); sempre a nord, sotto l’isola denominata Tolata, non vi è più disegnata un’isoletta priva dell’indicazione toponomastica, che si trova invece nelle altre carte. Altra bibliografia:Christie’s Pa (2006): n. 266; Dzikowski (1940): n. 49; Sotheby’s (2000): n. 257; Sotheby’s (2005): n. 77; Wieder (1915): p. 29, n. 60; Almagià (1929): p. 22; Bifolco-Ronca (2014): n. 151; Lago (2002): p. 490, fig. 488. Etching and engraving, printed on contemporary laid paper without watermark, with original added margins, perfect condition.THE ONLY KNOWN EXAMPLE of the first state of two, a proof state, not completed (cfr. Bifolco-Ronca, tav. 1065). Anonymous map, without date and editorial indications, which we attribute to Giacomo Gastaldi and we believe to be the prototype of this type of sixteenth-century map of the island. The cartographic sources are not known, but certainly for the Piedmontese cartographer this table wanted to be a correction and an improvement of the one realized for the Geography of Ptolemy (1548). The design of the coastal profile refers to the contemporary nautical charts, even if in this table it has improved considerably, at least for the western part. For other geographical data, orography and hydrography, however, the difference with the map of 1548 is minimal, and even toponymy has only a few additions.Literature:Christie’s Pa (2006): n. 266; Dzikowski (1940): n. 49; Sotheby’s (2000): n. 257; Sotheby’s (2005): n. 77; Wieder (1915): p. 29, n. 60; Almagià (1929): p. 22; Bifolco-Ronca (2014): n. 151; Lago (2002): p. 490, fig. 488. Cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 2104-2105, tav. 1065, I/II.
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