Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Grabados

CIRELLI Filippo

Provincia di Abruzzo Citeriore

1854

350,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1854
Formato
520 X 340
Grabadores
CIRELLI Filippo

Descripción

Sconosciuta carta geografica della regione realizzata a Napoli dalla litografia di Filippo Cirelli. Si basa sulla carta geografica pubblicata da Attilio Zuccagni Orlandini (1784-1872) nel 1844 a Firenze. https://www.antiquarius.it/it/abruzzo/12184-provincia-di-abruzzo-citeriore.html Appartiene ad un “corpus” di carte del Regno di Napoli (2 generali e 10 raffiguranti 10 delle 14 province del Regno) che dovevano probabilmente costituire un mai pubblicato “Atlante” del Regno. Le due carte generali e quella della Calabria ulteriore sono firmate Lit. Cirelli. Sono sconosciute a tutti i repertori bibliografici; non compaiono in nessuna delle pubblicazioni sulla cartografia napoletana dell’800 di Vladimiro Valerio, che ci ha personalmente confermato di non conoscerle. È mia opinione, che le carte fossero destinate per illustrare ed integrare la più monumentale opera del Cirelli, Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato, una storia dell’umanità vista attraverso le tradizioni, le abitudini, gli usi e i costumi degli abitanti, «sussidiata» da re Ferdinando II, che avrebbe dovuto illustrare ogni singolo paese del Regno. Essa, iniziata nel 1853 e pubblicata a fascicoli rimase incompiuta per la morte di Cirelli e forse anche per la fine del Regno delle Due Sicilie e di Ferdinando II. Opinione condivisa dallo studioso di Filippo Cirelli, il prof. Giuseppe Pignatelli, che ci ha segnalato, come nella corrispondenza riguardante la pubblicazione del Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato pubblicata sul Poliorama Pittoresco, in una lettera di Leopoldo Pagano al Cirelli del 1854 si suggerisce di allegare all'opera “una carta corografica ogni tre mesi”. Secondo Pignatelli “un’altra ipotesi, più peregrina rispetto alla prima, potrebbe associare le cartografie a qualche incarico su commissione, consuetudine non secondaria del Cirelli soprattutto negli ultimi anni di attività quando ‘esplode’ letteralmente la mania editoriale per gli atlanti geografici”. Se le 10 carte delle province sono tutte di evidente derivazione da Zuccagni Orlandini, le due carte del Regno (firmate anche Lit. Steeger) appaiono come prodotti “originali” - per quanto possibile in un’epoca in cui le numerose tipografie rivali erano uso copiarsi l’una dall’altra. Il confronto con le carte delle provincie del Regno di Zuccagni Orlandini con le 10 in nostro possesso (Abruzzo Citeriore, Terra di Lavoro, Principato Ulteriore, Principato Citeriore, Molise, Basilicata, Terra di Bari, Terra d’Otranto, Calabria Citeriore e Calabria Ulteriore prima) ci indica la mancanza delle due sull’Abruzzo (Ulteriore primo e secondo), di quella della Capitanata e di quella della Calabria Ulteriore seconda. Ma, per quanto ipotizzato prima, queste carte potrebbero non essere mai state realizzate. Per la datazione delle carte, la derivazione da Zuccagni Orlandini ci fornisce un terminus post quem del 1844; la lettera di Leopoldo Pagano sposta la datazione a dopo il 1854, mentre la presenza nel corpus della carta del Regno delle Due Sicilie le data a prima del 1860. https://www.antiquarius.it/it/italia-meridionale/13954-reali-dominj-al-di-qua-del-faro-nel-regno-delle-due-sicilie.html Come già accennato le 2 carte del Regno sono firmate anche da Vittorio Steeger, un modesto editore litografo attivo a Napoli nella seconda metà del XIX secolo, assieme al figlio Giuseppe. Non è chiaro il motivo di tale collaborazione. Filippo Cirelli, figura poliedrica di inventore ed editore, elaborò una raffinata elaborazione della scoperta di Moritz Hermann Von Jacobi, la galvanoplastica, che ha come fine la riproduzione di disegni mediante matrici grafiche: ideò la «galvanotipia», o «elettrotipia», per la cui scoperta c’è l’encomio ed una speciale menzione da parte dell’Istituto di Francia, una citazione «con onore» nel ' Nuovo Dizionario Tecnologico, edito a Venezia, ci sono elogi da parte della stampa, an. Sconosciuta carta geografica della regione realizzata a Napoli dalla litografia di Filippo Cirelli. Si basa sulla carta geografica pubblicata da Attilio Zuccagni Orlandini (1784-1872) nel 1844 a Firenze. https://www.antiquarius.it/it/abruzzo/12184-provincia-di-abruzzo-citeriore.html Appartiene ad un “corpus” di carte del Regno di Napoli (2 generali e 10 raffiguranti 10 delle 14 provincie del Regno) che dovevano probabilmente costituire un mai pubblicato “Atlante” del Regno. Le due carte generali e quella della Calabria ulteriore sono firmate ' Lit. Cirelli. Sono sconosciute a tutti i repertori bibliografici; non compaiono in nessuna delle pubblicazioni sulla cartografia napoletana dell’800 di Vladimiro Valerio, che ci ha personalmente confermato di non conoscerle. È mia opinione, che le carte fossero destinate per illustrare ed integrare la più monumentale opera del Cirelli, ' Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato, una storia dell’umanità vista attraverso le tradizioni, le abitudini, gli usi e i costumi degli abitanti, «sussidiata» da re Ferdinando II, che avrebbe dovuto illustrare ogni singolo paese del Regno. Essa, iniziata nel 1853 e pubblicata a fascicoli rimase incompiuta per la morte di Cirelli e forse anche per la fine del Regno delle Due Sicilie e di Ferdinando II. Opinione condivisa dallo studioso di Filippo Cirelli, il prof. Giuseppe Pignatelli, che ci ha segnalato, come ' nella corrispondenza riguardante la pubblicazione del ' Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato ' pubblicata sul ' Poliorama Pittoresco, in una lettera di Leopoldo Pagano al Cirelli del 1854 si suggerisce di allegare all'opera “una carta corografica ogni tre mesi”. Secondo Pignatelli “un’altra ipotesi, più peregrina rispetto alla prima, potrebbe associare le cartografie a qualche incarico su commissione, consuetudine non secondaria del Cirelli soprattutto negli ultimi anni di attività quando ‘esplode’ letteralmente la mania editoriale per gli atlanti geografici”. Se le 10 carte delle provincie sono tutte di evidente derivazione da Zuccagni Orlandini, le due carte del Regno (firmate anche ' Lit. Steeger) appaiono come prodotti “originali” - per quanto possibile in un’epoca in cui le numerose tipografie rivali erano uso copiarsi l’una dall’altra. Il confronto con le carte delle provincie del Regno di Zuccagni Orlandini con le 10 in nostro possesso (Abruzzo Citeriore, Terra di Lavoro, Principato Ulteriore, Principato Citeriore, Molise, Basilicata, Terra di Bari, Terra d’Otranto, Calabria Citeriore e Calabria Ulteriore prima) ci indica la mancanza delle due sull’Abruzzo (Ulteriore primo e secondo), di quella della Capitanata e di quella della Calabria Ulteriore seconda. Ma, per quanto ipotizzato prima, queste carte potrebbero non essere mai state realizzate. Per la datazione delle carte, la derivazione da Zuccagni Orlandini ci fornisce un ' terminus post quem ' del 1844; la lettera di Leopoldo Pagano sposta la datazione a dopo il 1854, mentre la presenza nel corpus della carta del ' Regno delle Due Sicilie ' le data a prima del 1860. https://www.antiquarius.it/it/italia-meridionale/13954-reali-dominj-al-di-qua-del-faro-nel-regno-delle-due-sicilie.html Come già accennato le 2 carte del Regno sono firmate anche da Vittorio Steeger, un modesto editore litografo attivo a Napoli nella seconda metà del XIX secolo, assieme al figlio Giuseppe. Non è chiaro il motivo di tale collaborazione. Filippo Cirelli, figura poliedrica di inventore ed editore, elaborò una raffinata elaborazione della scoperta di Moritz Hermann Von Jacobi, la galvanoplastica, che ha come fine la riproduzione di disegni mediante matrici grafiche: ' ideò la «galvanotipia», o «elettrotipia», per la cui scoperta c’è l’encomio ed una speciale menzione da parte dell’Istituto di Francia, una citazione «con onore» nel ' Nuovo Dizionario Tecnologico, edito a Venezia, ci sono elogi da parte della. Cfr.
Logo Maremagnum es