In alto, all’interno della cinta muraria, troviamo il titolo: PIASE[N]ZA. In basso a sinistra è rappresentata la scala di Tesse overo Passa 60 (pari a mm 35). Nella tavola alcuni luoghi sono indicati attraverso il toponimo. Orientazione con una rosa dei venti, con la semplice indicazione dei quadranti, il nord-ovest e a destra. Acquaforte e bulino, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Pianta delle fortificazioni progettate nel 1525 per ordine di papa Clemente VII. Si basa sulla pianta contenuta nell’opera di Benedetto Labadini dal titolo In Fumi Bartholomaei Placentini Therpraxidem Commentarius, del 1544. Il Bertelli vuole replicare la pianta pubblicata l’anno precedente da Paolo Forlani. Tuttavia, probabilmente nella fretta di realizzare l’incisione, fu realizzata in maniera speculare, mantenendo però l’orientazione corretta del modello. Il risultato e che, sebbene apparentemente orientata con il nord-est in alto, il castello viene a trovarsi sulla sinistra della tavola. La pianta, oltre ad essere inserita in alcune raccolte cinquecentesche di grande formato (Modena e Monaco di Baviera), si trova anche nella raccolta Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium edita da Ferrando Bertelli a Venezia nel 1568. “Altra opera di notevole interesse nell’ambito della cartografia urbana rinascimentale è il Civitatum aliquot insigniorum et locorum… di Ferdinando o Ferrando Bertelli. Bertelli nasce a Boarno di Salo, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia all’insegna di S. Marco in Merzaria. Poco conosciamo della sua vita, di certo collaboro con Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante di città. Nel filone dell’iconografia urbana, Ferrando si inserì nel periodo di iniziale fervore editoriale, che coinvolse molti degli editori veneziani. La sua opera più importante e appunto la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. Disegni di alcune piu illustri citta, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, con imprint Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII (1568). Si tratta di un’opera molto particolare, priva di indice, e quindi, anche in questo caso come già abbiamo visto per il “Primo Libro” di Forlani-Zenoi, ogni esemplare esaminato risulta diverso dall’altro. Questa peculiarità avvalora l’ipotesi che le raccolte urbane venissero assemblate secondo la richiesta del committente. La mancanza di indice, unitamente al fatto che il frontespizio venne in seguito utilizzato da Donato Bertelli (con il quale non si è potuto stabilire un legame di parentela) fa si che sotto lo stesso titolo possano talvolta ritrovarsi collezioni eterogenee, sia per soggetti che per numero di immagini. Altro elemento che caratterizza la raccolta di cartografia urbana di Bertelli ' è ' la presenza, sulla scia della tradizione rinascimentale veneziana, di numerose carte raffiguranti le isole, firmate dallo stesso Ferrando ma anche dal dalmata Natale Bonifacio (1538-1592). Per quanto riguarda le vedute e piante di città Bertelli si affida a molteplici incisori, alcuni dei quali rimangono noti solamente attraverso il monogramma riportato sulla lastra. Le opere sono monogrammate A.B., F.F., E.B. e L.P. Quest’ultimo e stato identificato con l’artista Lodovico Pozzoserrato o Lodovico Pozzo da Treviso (italianizzazione di Lodewijk Toeput, 1550-1605 circa), pittore e incisore fiammingo naturalizzato italiano, attivo in Veneto e in particolar modo a Treviso. Molte delle opere sono derivazioni (ovvero copie) di quelle pubblicate da Paolo Forlani nel “Primo Libro” del 1567. Altre lastre sono incise da Domenico Zenoi, Orazio Bertelli e a. Inside the city wall, along the top, the title: PIASE[N]ZA. At the bottom left is represented the scale scala di Tesse overo Passa 60 (equal to 35 mm). ' Some place names are shown on the plate. Orientation with a wind rose, the northwest and right. Etching and engraving, printed on contemporary laid paper, with margins, in excellent condition. Plan of the fortifications designed in 1525 by order of Pope Clement VII. It is based on the plan included in the work In Fumi Bartholomaei Placentini Therpraxidem Commentarius (1544) by Benedetto Labadini Altra opera di notevole interesse nell’ambito della cartografia urbana rinascimentale è il ' Civitatum aliquot insigniorum et locorum… ' di Ferdinando o Ferrando Bertelli. Bertelli nasce a Boarno di Salo, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, ' editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia ' all’insegna di S. Marco in Merzaria. ' Poco conosciamo della sua ' vita, di certo collaboro con Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante ' di città. Nel filone dell’iconografia urbana, Ferrando si inserì nel periodo di iniziale fervore editoriale, che coinvolse molti ' degli editori veneziani. La sua opera più importante e appunto la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, ' Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. Disegni di alcune piu illustri citta, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, ' con imprint ' Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII ' (1568). Si tratta di un’opera molto particolare, priva di indice, e quindi, anche in questo caso come già ' abbiamo visto per il ' “Primo Libro” ' di Forlani-Zenoi, ogni esemplare esaminato risulta diverso dall’altro. Questa peculiarità ' avvalora l’ipotesi che le raccolte urbane venissero assemblate secondo la richiesta del committente. La mancanza di indice, ' unitamente al fatto che il frontespizio venne in seguito utilizzato da Donato Bertelli (con il quale non si è potuto stabilire ' un legame di parentela) fa si che sotto lo stesso titolo possano talvolta ritrovarsi collezioni eterogenee, sia per soggetti che ' per numero di immagini. Altro elemento che caratterizza la raccolta di cartografia urbana di Bertelli ' è ' la presenza, sulla scia della tradizione rinascimentale veneziana, di numerose carte raffiguranti le isole, firmate dallo stesso ' Ferrando ma anche dal dalmata Natale Bonifacio (1538-1592). Per quanto riguarda le vedute e piante di città Bertelli si affida ' a molteplici incisori, alcuni dei quali rimangono noti solamente attraverso il monogramma riportato sulla lastra. Le opere ' sono monogrammate A.B., F.F., E.B. e L.P. Quest’ultimo e stato identificato con l’artista Lodovico Pozzoserrato o Lodovico ' Pozzo da Treviso (italianizzazione di Lodewijk Toeput, 1550-1605 circa), pittore e incisore fiammingo naturalizzato italiano, ' attivo in Veneto e in particolar modo a Treviso. Molte delle opere sono derivazioni (ovvero copie) di quelle pubblicate da ' Paolo Forlani nel ' “Primo Libro” ' del 1567. Altre lastre sono incise da Domenico Zenoi, Orazio Bertelli e alcune incisioni di Nicolo Nelli” (cfr. S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo, in ' Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, 2018, pp. 122-123). Extremely rare. References: Bifolco-Ronca, ' Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, 2018, p. 2302, tav. 1185; Brandhuber-Juffinger (2011); n. 56; Destombes (1970): n. 199; Meurer (2002): nn. 152, 162; Nordenskiold (1981): n. 12(54); Tavernari (2014): n. 138; Mareto (1975): p. 117 e n. 192; Nordenskiold (1981): n. 12(54); Piacenza Incisa (2003): p. 9; cfr. Valerio (1998): p. 43, n. 54. ' Cfr.