Detalles
Grabadores
FANTOZZI, FEDERIGO.
Materia
Vedutistica italiana - (Toscana, Firenze)
Descripción
Firenze, 1843. Incisione su acciaio, b/n, cm 50 x 92 (ciascuno dei due fogli) di cui si compone la pianta (risultando essi sciolti l’uno dall’altro di modo che vada ricomposta), cm 100 x 184 (il foglio intero uniti i due fogli). Si tratta di una pianta della città venti anni prima dell'unità d'Italia e prima del piano di ampliamento Poggi (Firenze capitale). Sulla mappa non sono riportate date e in merito ad essa non si hanno dati precisi ma come editio princeps della pianta si considera l’edizione del 1843 che corredava la guida pubblicata da Federigo Fantozzi e appunto titolata “Pianta geometrica della città di Firenze alla proporzione di 1 a 4500 levata dal vero e corredata di storiche annotazioni dall’architetto Federigo Fantozzi” (Firenze, Tip. Galileiana, 1843), realizzata su incisione di G. Maina, il quale utilizzò mappe di chiara derivazione catastale. Ma mentre la guida con pianta allegata fu pubblicata nel 1843 (subito ristampata, nello stesso anno in versione ridotta presso i Fratelli Ducci e poi riedita diverse volte fino al 1863 - poi nuovamente nel 1846, 1847, 1851, 1852, 1857, 1863 e 1866, allorché fu aggiornata, con le previsioni del piano di ingrandimento per Firenze capitale, dall’architetto Giuseppe Poggi (Boffito, Mori, 1926, pp. XXVII - XXIX e 109 -110), la tiratura di questa pianta a grandi dimensioni dovette essere alquanto limitata e comunque risalente agli anni tra il 1841 e il 1843. Tra tutti i ritratti urbani e non solo fiorentini questa pianta spiccava per ricchezza di contenuti topografici e per perfezione di disegno, grazie a un tratto fine e nitido. Anche per la presenza della mappa inscritta in una circonferenza (figura che esprime la forma conclusa della città antica), La pianta del Fantozzi contiene infatti la città ancora dentro le mura due - trecentesche, con gli immediati dintorni e con i due nuovi ponti sospesi sull’Arno alle estremità urbane (di San Ferdinando a monte e di San Leopoldo a valle), realizzati nella seconda metà degli anni ‘30; ed evidenzia quella configurazione topografica maturata nei secoli ma che di lì a pochi anni avrebbe subito un forte rinnovamento, con accrescimenti e distruzioni, dall’arrivo delle ferrovie e dai primi sviluppi ed adeguamenti edilizi degli anni ‘40 e ‘50 alle grandi operazioni legate alla nuova funzione politica di Firenze capitale del Regno d’Italia nel decennio fra il ‘60 e ‘70. (Cfr. Anna Guarducci “Cartografia e politica: le mappe di Firenze tra metà Settecento e metà Ottocento”. Foxing ai margini con alcuni altri normali difetti marginali ma nell’insieme in buono stato di conservazione. .