Liber Chronicarum. Alpaidis mulier (Santa Alpaide, Santa Alpais).

Anton Koberger, Norimberga, 1493. Dal “Liber Chronicarum Nurembergensi”, xilografia stampata su carta forte, colorato a mano il fronte e lasciato in b/n il verso del foglio, cm 10,5 x 10 (il foglio), testo latino e immagini al recto (Santa Alpais o Santa Alpaide). Santa Alpaide è una delle più antiche sante di cui si conosca la vita (Cudot, 1155 - Cudot, 1211), essendo questa comprovata da cronache e documenti. Figlia di contadini, visse praticamente senza nutrimento: durante l'adolescenza contrasse forse la lebbra, per cui visse in solitudine, sua madre le lanciava da lontano tozzi di pane d'orzo che costituivano tutto il suo cibo. Un giorno gli altri figli le proibirono di occuparsi di lei. Verso il 1170 Alpaide ebbe la visione della Madonna in cui la Vergine le assicurò che da quel momento avrebbe vissuto senza alcun nutrimento. Difatti non si cibò di nient' altro che del Santissimo Sacramento, che riceveva la Domenica. Morì all'età di circa 60 anni e subito dopo la sua morte nacque il suo culto, ufficialmente confermato nel 1874 da papa Leone XIII che la riconobbe beata. Frammento molto ben colorato e conservato. .