Grabados
Léon Davent (Francia attivo tra il 1540 - 56)
La Ninfa Aretusa spiega a Cerere la sorte di Proserpina, 1547
500,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italia)
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Detalles
Descripción
misure: mm 135 x 237
Incisore francese conosciuto anche con il monogramma L. D. Il suo nome viene associato alla prima Scuola di Fontainebleau (1542 - 48), ha inciso qualche bulino ma per lo più acqueforti da Luca Penni, Primaticcio, Rosso Fiorentino, Giulio Romano, Parmigianino e Raffaello. Non si hanno molti dati circa le sue origini, lavora a Fontainebleau fino al 1547 riproducendo le decorazioni del castello. Ha poi probabilmente viaggiato nell'est della Francia insieme a Luca Penni. Si stabilisce a Parigi nel 1555 dove collabora con il geografo de Re Nicolas de Nicolay incidendo le tavole che illustrano: Navigations et pérégrinations orientales de N. de Nicolay, Lyon presso Guillaume Rouille, 1567 o 1568.
Questa stampa reca il n 8 inciso in alto al centro, appartiene alle serie di dodici acqueforti incise nel 1547 raffiguranti Plutone e Proserpina. Derivata da un'invenzione di Léonard Thiry (Bavay 1490 circa - Anversa 1550 circa) che secondo Herbet, costituivano gli affreschi per la Chambre de Saint Louis a Fontainebleau. Vediamo rappresentata all'interno di una paesaggio contraddistinto da rovine e arbusti, Aretusa che esce dalla fonte per incontrare Cerere, giunta per comunicarle di aver visto Proserpina negli Inferi. L'impiego di lunghi tratti fitti paralleli crea delle zona d'ombra molto scure e compatte che esaltano le zone in luce e rende le figure quasi in rilievo. Inscrizione in latino nel margine inferiore: Hic Arethusa docet Cererem, Proserpina quo fit. Esemplare nel II/II stato dove un'altra più maldestra mano ha inciso in un secondo momento la traduzione del verso in francese: Arethuse Apprend a Ceres ou et ProserPine.
Impressione apparentemente scarica ma come di consueto nelle prove della scuola di Fontainebleau, con effetto di pulitura sulla destra, impressa su carta vergellata priva di filigrana. Due pieghe verticali visibili a verso e due minimi strappi ai margini. Piccoli margini irregolari oltre la battuta del rame.
Bibliografia: École de Fontainebleau, Paris 1972, cat. No.397; Henri Zerner, The School of Fontainebleau. Etchings and engravings, 1969, L.D. 94; Félix Herbet, Les graveurs de l'école de Fontainebleau, 1969, I, maître L.D., n° 157-164. Jean Adhémar, Inventaire du fonds français, graveurs du seizième siècle / Bibliothèque nationale, Département des estampes. Tome second, Levert-Woeriot [Anonymes. Supplément.] / 1938, p. 295, article DAVENT (Léon), n° [83]
Stato di conservazione: ottime