Detalles
Descripción
Acquaforte su zinco in formato verticale cm.70x50 (cm.49x36 alla battuta), raffigurante la casa natale di Giacomo Puccini in Via di Poggio, angolo Corte San Lorenzo, a Lucca. Monogramma dell'artista, con la data, impresso all'angolo inferiore destro. Sotto la tavola la notazione a matita, di pugno della pittrice, "Lucca - La casa natale di Giacomo Puccini", ed a lato bella firma estesa. In basso a destra, sempre a matita, la notazione manoscritta "Galleria Pesaro - Milano". Sul retro, sempre a matita, altra firma autografa della Granchi, e ancora la notazione "Galleria Pesaro / Milano 1932 - X", con tassello cartaceo a stampa "Visioni pucciniane", parzialmente abraso. Tavola montata in cornice dorata coeva. L'acquaforte fa parte di una serie di quattro soggetti, denominati "Visioni pucciniane" che la pittrice dedicò ai luoghi-simbolo della vita di Giacomo Puccini. Esemplare che fa parte di una tiratura limitatissima di 30 esemplari numerati e firmati dall'Autrice. La pittrice lucchese Marta Granchi (Barga, 1909 - ?) ebbe breve ma intensa carriera, concentrata negli anni '30. Fu proprio nel 1930 che, ancora giovanissima, espose in quella che era al tempo una delle principali gallerie d'arte italiane, la Galleria Pesaro di Milano, centro propulsore delle avanguardie novecentesche e del movimento futurista, la cui attività cessò nel 1937 per il suicidio, a causa delle persecuzioni razziali, del suo fondatore Lino Pesaro. La Granchi espose poi nel 1931 a Firenze, al Parterre San Gallo, e fu di nuovo invitata alla Galleria Pesaro nel 1932, nell'occasione esponendo le sue "Visioni pucciniane", e ancora nel 1935, in occasione della mostra "L'odierna arte del Bianco e Nero", recensita da Raffaele Calzini. Sempre nel 1935 una sua mostra personale a Roma fu positivamente accolta dal celebre critico Francesco Sapori. Si avvicinò progressivamente all'ideologia fascista e ai temi bellici, realizzando nel 1935 alcune tavole per il ventesimo anniversario dell'entrata in guerra, tavole esposte al Circolo della Stampa di Genova che furono poi acquistate dal Comune di Roma, mentre è del 1937 l'acquaforte "Il pericolo è l'asse della vita sublime", conservata al Vittoriale degli Italiani a Gardone. Questo periodo artistico venne così descritto nell'"Almanacco annuario della donna italiana" del 1934: "Marta Granchi nelle sue acqueforti di guerra raggiunge, con la ricerca tecnica della luce, un alto grado di espressione lirica, degno e nobile commento alle zone sacre della nostra guerra". Non tralasciò tuttavia il tema musicale, raffigurando la casa natale di Frederick Chopin, tavola esposta a Ginevra nel 1946 ed oggi facente parte della Collezione Chigi Saracini, la casa natale di Niccolò Paganini e ancora il violinista senese Rinaldo Franci (quadro oggi conservato all'Accademia Chigiana). Alla fine degli anni Trenta si trasferì a Milano, ove risiedette in Via Mengoni. Codice libreria 164678.