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Grabados

CESIO Carlo

Giove e Giunone

1657

300,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1657
Formato
130x105
Grabadores
CESIO Carlo

Descripción

Tavola 6 della serie Galeria nel Palazzo Farnese in Roma.del Sereniss. Duca di Parma etc. dipinta da Annibale Carracci intagliata da Carlo Cesio, pubblicata da François Collignon nel 1657, raffigurante gli affreschi realizzati da Annibale Carracci per la Galleria Farnese. L’opera consiste in 44 incisioni all’acquaforte realizzate nella stessa direzione degli affreschi del Carracci. La fama di queste acqueforti, delle quali Cesi realizzò anche una controprova, si deve alla loro fedeltà agli originali. Furono molto apprezzate nonostante la freddezza che spesso questa fedeltà comportava. Dopo la prima stesura, vennero infatti replicate in ben altre cinque edizioni. Magnifica prova, impressa su carta vergata, pieni margini, in ottimo stato di conservazione. Esemplare di primo stato con l’indirizzo di Collignon. Carlo Cesio (Antrodoco 1626 - Rieti 1687) è stato un pittore e incisore. Dopo la sua educazione a Rieti, alla fine degli anni ’40 del 1600, si trasferì a Roma dove divenne apprendista di Pietro da Cortona il quale lo presentò a molti mecenati, compresa la Regina Cristina di Svezia e il Cardinal Decio Azzolini. Inoltre, il maestro sostenne la candidatura dell’allievo per l’ammissione alla Accademia di S. Luca nel 1651. La serie di Carlo Cesio (o Cesi) costituisce la prima traduzione grafica italiana di tale ciclo di affreschi. La prima edizione di questa serie venne pubblicata a Roma prima del 1657 e ogni stampa presenta l'indirizzo del Collignon e un numero arabo di serie; la seconda edizione risale sempre al 1657 e si differenza dalla prima solo per l'inserimento di uno scritto intitolato "Argomento della Galeria Farnese dipinta da Annibale Carracci" pubblicato da Vitale Mascardi. Alla morte del Collignon (Roma 1687), le lastre vennero acquistate da Arnold Van Westerhout che ristampò la serie del Cesi con il proprio indirizzo (secondo stato) al posto di quello del Collignon, eliminò il privilegio e i numeri arabi, introducendo una numerazione romana delle tavole. Seguì un'edizione ove il titolo è accompagnato dalla scritta "In Roma nella libraria di Venenzio Monaldini al Corso". Nella quinta edizione l'indirizzo del Monaldini è stato sostituito da quello di Girolamo Mainardi; la sesta ed ultima edizione venne pubblicata a Roma nel 1753 da Venenzio Monaldini con un nuovo titolo: "Aedium farnesiarum tabulae ab Annibale Carraccio .". Bibliografia Bartsch, Le peintre-graveur (1803-1821) XXI.109.21-64; Bellini P., Carlo Cesio in “Italian Masters of the Seventeenth Century (The Illustrated Bartsch, vol. 47, 1983)”, pp. 78-99, nn. 021-064; E. Borea, Annibale Carracci e i suoi incisori (1986).