Grabados
Luigi Sabatelli (Firenze 1772 – Milano 1850)
Gesù Cristo giudice, 1809-10
750,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italia)
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Detalles
Descripción
misure: mm 656 x 455
Pittore e incisore italiano si appassionò precocemente all’arte del disegno e a soli otto anni intraprese gli studi artistici grazie al mecenatismo del marchese Pier Roberto Capponi, nel cui palazzo il padre lavorava come cuoco. Nel 1784 si formò presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze grazie agli insegnamenti di Santi Pacini professore di disegno e quelli di Pietro Pedroni professore di pittura, maturò uno stile neoclassico che gli procurò l’appellativo di Guercino, poiché i suoi disegni erano improntati a quelli dell’antico maestro barocco. Nel 1788 si trasferì a Roma dove strinse amicizia con il Cavaliere Tommaso Puccini il quale divenne suo mecenate e con l’incisore Damiano Pernati che lo mise in contatto con altri artisti quali per esempio Angelica Kauffmann, Canova, Raffaello Morghen, Gaspare Landi, Vincenzo Camuccini, Felice Giani e Giuseppe Bossi; frequentò l’Accademia de’Pensieri e si confrontò con i migliori artisti stranieri allora presenti nella città papalina quali Antoine-Jean Gros, François-Xavier Fabre, Jean-Baptiste Wicar. Tra il 1794 e il 1795 è a Venezia per assimilare il “colorito veneziano”; con l’arrivo dei francesi torna a Firenze, ormai famoso e nonostante le numerose commissioni nel 1799 viene nominato Professore presso l’Accademia fiorentina. Egli fu anche un abile affrescatore per ville e palazzi fiorentini (come la Sala dell'Olimpo a Palazzo Pitti), nonché per molte chiese (Santa Maria Novella a Firenze e il duomo di Arezzo). Contemporaneamente intensificò la produzione grafica garze alla quale ottenne una fama consolidata tanto da essere tutt’oggi ricercato: raffinati disegni di ritratto si affiancano a poche ma originali incisioni (Via crucis, La peste di Firenze, sei variazioni sul tema dell’Apocalisse, vari soggetti danteschi). Nel 1808 rinunciando all’incarico presso l’Accademia di Venezia assume la cattedra di Giuliano Traballesi presso l’Accademia di Brera a Milano. A Milano esegue la famosa serie di sei incisioni visionarie sull’Apocalisse. Continuò a lavorare in Firenze per il Granduca assistito anche dai suoi numerosi figli a partire dal 1820.
Questa stampa fa parte della serie delle sei Visioni dell'Apocalisse di San Giovanni. Su un turbinio di nubi, cariche e gonfie realizzate abilmente grazie a contrasti chiaroscurali, vediamo Gesù Cristo; è avvolto in una tunica minuziosamente descritta che scende morbida sul suo corpo, ha lo sguardo severo, gli occhi sono fissi, la bocca è chiusa, la fronte corrugata. Capelli mossi sono retti da una corona e sono mossi dal vento. Nella mano destra impugna una falce e in questa posa è pronto a giudicare, a porre fine alle vite degli uomini. In basso sulla destra vediamo la figura di un angelo che cerca di dialogare con il Signore e con la mano sinistra gli indica, il paesaggio sottostante caratterizzato da catene montuose, due alberi dalle copiose fronde e delle imbarcazioni che solcano un fiume, sineddoche del Mondo e dei suoi abitanti. Questa tavola illustra il capitolo XIV dell'Apocalisse
«Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l'ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto
il cielo e la terra,
il mare e le sorgenti delle acque».
In basso oltre l'immagine, incisi due righe in latino e la firma "Luigi Sabatelli inv. ed inc. in Milano".
Impressione eccellente, dai neri intensi su carta non vergata Ottimo stato di conservazione, eccetto un piccolo restauro in basso al centro oltre la lastra. Ampi margini oltre la battuta del rame. Un altro esemplare è presente nella raccolta Davoli di Reggio Emilia (Davoli 30846 ).
Bibliografia: A. De Witt, L. S. incisore, in Emporium, LXXXV (1937), 505, pp. 26-34; B. Paolozzi Strozzi, L. S. (1772-1850). Disegni e incisioni (catal.), Firenze 1978.