Splendida carta storico-geografica della Germania pubblicata nel ' Parergon ' di Abraham Ortelius. Esemplare dalla rara edizione italiana del Theatrum Orbis Terrarum stampata ad Anversa da Jean Baptiste Vrients nel 1608 e quindi nel 1612. In alto a sinistra il titolo: GERMANIAE | VETERIS | "typus. ' Seguito da: Ex conatibus geographicis | Abrah. Ortelij. Nel cartiglio in alto a destra il privilegio decennale: Cum Priuilegio | Imperiali, Regio, et | Belgico, ad decenn. | 1587. Nel cartiglio in basso a destra la dedica all’erudito calvinista Jacob Monau (lat. Jaconus Monavus): DN. IACOBO MONAVIO SILESIO | PATRICIO VRATISLAVIENSI, | VIRO ET ERVDITIONE ET HV:|MANITATE ORNATISSIMO, ABRA:|HAMVS ORTELIVS HOC MVTVÆ | AMICITIÆ MONVMENTVM LI:|BENS DONABAT DEDICABATQVE. Jacob Monau (Breslau, 1546 – ivi, 1603), consigliere ducale di Liegnitz-Brieg del duca Gioacchino Federico di Brieg e uno dei più famosi studiosi del suo tempo. L'educazione universale, la modestia senza pretese, la profonda religiosità gli fecero conquistare il cuore dei suoi coetanei e degli studiosi, e i suoi legami con gli uomini più famosi di quasi tutta Europa lo resero il centro attorno al quale si muoveva la vita letteraria della Slesia dell'epoca. In basso a sinistra, nel cartiglio, i luoghi di incerta localizzazione, su due colonne e, alla fine la precisazione che i luoghi sorti all’epoca di Carlo Magno non sono stati inclusi tra i nomi antichi e non sono stati riportati: “Locorum vocabula circa Caroli | Magni tempora prima nata,| inter vetusta non numero.| ea itaque nec in ipsa tabula | neque hîc seorsum nominare | visum fuit”. Affascinate carta storico-geografica della Germania antica, con particolare riferimento alle divisioni tribali del periodo imperiale romano. Disegnata da Ortelius sulla base dei testi di Tacito, Cesare, Dionisio, Tolomeo, Svetonio, Eutropio, Seneca, Plinio e Strabone. La carta è ricca di dettagli di interesse antiquario, con l'elenco delle numerose tribù e insediamenti germanici. La maggior parte della regione è coperta dalla massiccia Selva Ercinia che originariamente collegava le famose foreste d'Europa, tra cui le Ardenne, la Foresta Nera, il massiccio del Giura, i Vosgi e la foresta di Teutoburgo. Gran parte del testo sul verso della mappa fu utilizzato anche per l'opuscolo di Ortelius "Aurei Saeculi Imago", apparso nel 1596 come pubblicazione separata (di cui furono stampate 500 copie) che descrive caratteristiche e costumi dei Germani in epoca romana. Esemplare nel suo secondo stato, che differisce dal primo solo per dettagli superficiali, come l'inclusione dei numeri dei gradi all'interno del bordo, anziché all'esterno, e la rietichettatura della Gallia in basso a sinistra. Bertius acquistò un certo numero di esemplari di questa mappa e la incluse nel suo storico atlante Theatrum Geographiæ Veteris del 1618. Circa una decade dopo la pubblicazione del “moderno” Theatrum Orbis Terrarum, Ortelius rispose alle “preghiere di amici e studiosi di storia antica, sacra e profana” e compilò una serie di mappe di soggetto biblico e classico, quasi tutte disegnate da lui. Intitolò l’opera “Parergon theatri”, ovvero “aggiunta, appendice, del Theatrum”, ma al tempo stesso anche complementare al Theatrum: il Paregon theatri forniva per il mondo antico lo stesso materiale che Ortelius aveva fornito per il mondo moderno con il Theatrum: carte geografiche. Lo spirito del Parergon è tutto riassunto nel motto historiae oculus geographia riportato sul frontespizio: la geografia è l’occhio della storia. Le mappe del mondo antico avevano lo scopo di “rendere più chiari gli storici antichi e i poeti”. Le mappe del Paregon sono di tre tipologie: antiche regioni; carte letterarie e carte bibliche. Come sottolinea Koeman “il Parergon deve essere considerato come lavoro personale di Ortelius. Per quest'opera, infatti, diversamente dal Theatrum, non copiò le mappe di altri cartografi, ma ne d. Wonderful historical map of Germany published in Abraham Ortelius' Parergon. Example from the rare Italian edition of Theatrum Orbis Terrarum printed in Antwerp by Jean Baptiste Vrients in 1608 and then in 1612. Title in the cartouche at the top left: GERMANIAE | VETERIS | "typus. | Ex conatibus geographicis | Abrah. Ortelij". Cartouche upper right: "Cum Priuilegio | Imperiali, Regio, et | Belgico, ad decenn. | 1587". Cartouche bottom right: DN. IACOBO MONAVIO SILESIO | PATRICIO VRATISLAVIENSI, | VIRO ET ERVDITIONE ET HV:|MANITATE ORNATISSIMO, ABRA:|HAMVS ORTELIVS HOC MVTVÆ | AMICITIÆ MONVMENTVM LI:|BENS DONABAT DEDICABATQVE. [Abraham Ortelius freely dedicates and donates this monument in mutual friendship to Lord Iacob Monavus, Patrician from Silesia, a gentleman with the most splendid erudition as well as humanity]. Jacob Monau (Breslau, 1546 – ivi, 1603) also known as Jacobus Monavius or Iacobus Monaw, was a polymath (lawyer, linguist and poet) and leader of the Reformed Protestant faction after Johannes Crato von Krafftheim's death. In 1590 he was Councilor of Duke Frederick of Legnica and Brzeg. His universal education, unpretentious modesty, and deep religiosity won him the hearts of his peers and scholars, and his connections with the most famous men in almost all of Europe made him the center around which the literary life of Silesia at the time was moving. Cartouche bottom left: DVBIÆ | POSITIO:|NIS QVÆ:/DAM. [Places of uncertain location] (followed by a two-column list. At the bottom of this list: "Locorum vocabula circa Caroli | Magni tempora prima nata, | inter vetusta non numero.| ea itaque nec in ipsa tabula | neque hîc seorsum nominare | visum fuit". [Placenames which first arose around the times of Charles the Great, which I do not include among the ancient placenames, nor are they shown here]. Map of ancient Germania, with particular reference to its tribal divisions during the Roman imperial period, made by Ortelius on the basis of the writings by the ancient authors Tacitus, Cæsar, Dionysus, Ptolemæus, Suetonius, Eutropius, Seneca, Plinius and Strabo. The map is replete with details of antiquarian interest, with the numerous Germanic tribes and settlements listed. Most of the region is covered by the massive Hercynian Forest, a superforest that originally connected the famous forests of Europe, including the Ardenne, the Black Forest, the Jura, the Vosges, and the Teutoburg. Much of the text on the verso was also used for Ortelius' booklet "Aurei Sæculi Imago" or “The Mirror of the Golden Age” which appeared in 1596 as a separate publication of which 500 copies were printed. This publication describes the characteristics and habits of the Germans in Roman times. Example in its second state, differing from the first state in only superficial details, such as the inclusion of numbers within the border, rather than without, and the relabelling of Gallia in the bottom left. ' Bertius bought a number of sheets with this map and included the map in his historical 1619 atlas "Theatrum Geographiæ Veteris". The Parergon is the first historical atlas ever published. It was initially conceived by Ortelius as an appendix to his Theatrum Orbis Terrarum but given the considerable success of these historical maps it later became an independent work and remained the main source of all similar works throughout the seventeenth century. Koeman wrote: “This atlas of ancient geography must be regarded as a personal work of Ortelius. For this work he did not, as in the Theatrum, copy other people's maps but drew the originals himself. He took many places and regions from the lands of classical civilization to illustrate and clarify their history, a subject very close to his heart. The maps and plates of the Parergon have to be evaluated as the most outstanding engravings depicting the wide-spread interest in classical geography in the 16th century." The Theatrum Orbis Terrarum, which is cons. Cfr.