Donna di Gaeta/Donna dell'Isola d'Ischia

Tavola tratta dal rarissimo Teatro della Guerra diviso in XXXXVIII parti del Coronelli edito a Venezia (sebbene nel frontespizio sia indicato Napoli) tra il 1706 ed il 1709. La raccolta comprende centinaia di vedute, carte geografiche e nautiche di tutte le parti del mondo. Come scrive Ermanno Armao, grande studioso del Coronelli, "non è facile stabilire quanti e quali sono i volumi che compongono la raccolta". Secondo Augusto De Ferrari (cfr. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 29, 1983): “il ' Teatro della guerra ' era previsto in quarantotto volumi, ma ne uscirono solo ventisette a Venezia tra il 1706 e il 1709, anche se recano diverse indicazioni, ed intendeva essere una descrizione geografica degli Stati coinvolti nella guerra di successione spagnola, con poche pagine di testo e molte tavole (circa duemila), non tutte originali”. ' Alcune carte derivano da quelle già incluse nel testo dell'Isolario del 1696, con alcune varianti – spesso nella dedica. La maggior parte delle vedute viene tuttavia realizzata appositamente per l'opera. Incisione in rame, in perfetto stato di conservazione. Plate taken from the rare Teatro della Guerra diviso in XXXXVIII parti by Coronelli published in Venice (although the title page is indicated Naples) between 1706 and 1709. The collection includes hundreds of views, maps and nautical charts of all parts of the world. As Ermanno Armao, a great scholar of Coronelli, writes, it is not easy to establish how many and which are the volumes that make up the collection. According to Augusto De Ferrari (cf. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 29, 1983) the Teatro della Guerra diviso in XXXXVIII parti was planned in forty-eight volumes, but only twenty-seven were published in Venice between 1706 and 1709, even if they bear different indications, and was intended to be a geographical description of the States involved in the War of the Spanish Succession, with few pages of text and many plates (about two thousand), not all of them original". Some maps derive from those already included in the text of the Isolario of 1696, with some variations - often in the dedication. Most of the views, however, are made specifically for the work. Copper engraving, in perfect condition. Cfr.