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Grabados

FLORIMI Matteo

Dominio Fiorentino

1600

1300,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1600
Lugar de impresión
Siena
Formato
495 X 380
Grabadores
FLORIMI Matteo

Descripción

In basso a destra, in un cartiglio ornato, è stampato il titolo: ' DOMINIO FIORENTINO. In basso a sinistra si trova l’imprint editoriale: ' Matteo Florimi for. Jn Siena. ' In alto a sinistra, in un riquadro con bordi ornati, è rappresentata la Scala di Miglia 20 (20 miglia = mm 63). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali: ' SEPTENTRIO, MERIDIES, ORIENS, OCCIDENS, ' il nord è in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’, da 41° 49’ a 43° 43’ di latitudine e da 32° 11’ a 35° 37’ di longitudine. Carta del territorio di Firenze edita a Siena da Matteo Florimi. Si tratta di una replica, o più correttamente di una contraffazione, del ' Dominio Fiorentino ' di Giovanni Antonio Magini. La tavola maginiana è a sua volta una derivazione della carta del territorio fiorentino di Stefano Bonsignori. Il Magini, senza mai nominarlo, descrive l’editore senese come uno spudorato contraffattore: “quidam fortunae meae invidius qui Senis aliorum Geographias depravatim resculpi curat” (Almagià, MCV p. 53). Secondo Almagià, l’incisione di questa tavola è da attribuire ad Arnoldo de Arnoldi. Matteo Florimi (Polistena 1540 circa – Siena 1613) fu editore e commerciante di libri e di stampe. Di origini calabresi, si stabilì a Siena nel 1581, con un negozio in Banchi. L’attività calcografica di Matteo Florimi fu più volte affiancata da veri e propri maestri incisori come Cornelis Galle, Arnoldo degli Arnoldi, Pietro de Iode, Jan Sadeler e artisti come Francesco Vanni, Ventura Salimbeni e Alessandro Casolani, con i quali lo stampatore ha collaborato per la preparazione di soggetti sacri. L’attività cartografica del Florimi produsse stampe di moltissime città e territori di tutto il mondo, che non furono mai disegnati per lui, ma furono manipolazioni di rilievi già esistenti, o di carte edite da altri stampatori. Nella seconda metà del XVI secolo la curiosità geografica e il desiderio di viaggiare, erano molto sentiti, e il Florimi fu lungimirante nel dedicarsi alla produzione di vedute di città a volo d’uccello il più possibile fedeli, destinate a mostrare luoghi mai visti difficilmente visitabili. ' ' Il Florimi si inserì perfettamente in questo filone di mercato e contribuì al perfezionamento della nuova “ondata” di rappresentazioni cartografi che copiando alcune stampe di Antonio Lafreri, Claude Duchet, Abraham Ortelius e venendo a sua volta contraffatto. Per quanto riguarda il lavoro di incisione delle carte, nel 1600, Matteo Florimi chiamò a lavorare presso la sua bottega l’incisore fiammingo Arnoldo degli Arnoldi con la promessa di un maggior compenso rispetto a quello che gli elargiva Giovanni Antonio Magini, presso cui l’artista operava. Quest’offerta del Florimi scatenò le ire del Magini che, pur senza farne il nome, lo chiama “invidioso contraffattore” per avergli sottratto un così abile cartografo. La collaborazione tra il Florimi e l’Arnoldi durò solo due anni (1600-1602), ma fu abbastanza produttiva: insieme stamparono lo ' Stato di Siena, ' la ' Choronografia Tusciae, ' la Nuova descrittione della Lombardia, l’Europa, l’America ' e la ' Descrittione Universale della Terra. Acquaforte e bulino, magnificamente impressa su carta vergata coeva con filigrana "lettera PC in un cerchio con fiore", con margini, carta leggermente brunita, per il resto in ottimo stato di conservazione. Opera rara, censita per soli 11 esemplari istituzionali in Bifolco-Ronca (cfr. ' Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, p. 1994). Bibliografia Bifolco-Ronca, ' Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo ' (2018), tav. 1000; Elisa Boffa, ' Un tipografo calabrese a Siena: Matteo Florimi, in “Accademia dei Rozzi” (2013): II, n. 7; H.A.M. van der Heijden, ' Matteo Florimi (+1613) – Landkarten und Stadtplanverleger in Siena, in “Florilegium Cartographicum”, Lipsia (1993): n. 11; Almagià (1948): p. 53; Kinauer (1970): n 32; Shirley (2004): p. At lower right, in an ornate cartouche, is printed the title: DOMINIO FIORENTINO. At lower left is the editorial imprint: Matteo Florimi for. Jn Siena. In the upper left, in an ornate border box, is depicted the Scale of Mile 20 (20 miles = mm 63). Orientation in the four sides in the center with the names of the cardinal points: SEPTENTRION, MERIDIES, ORIENS, OCCIDENS, north being at the top. Graduation in the margins of 1' in 1', from 41° 49' to 43° 43' latitude and from 32° 11' to 35° 37' longitude. Map of the territory of Florence edited in Siena by Matteo Florimi. This is a replica, or more correctly a forgery, of Giovanni Antonio Magini's Dominio Fiorentino. Magini's is itself a derivation of Stefano Bonsignori's map of the Florentine territory. Magini, without ever naming him, describes the Sienese publisher as a shameless counterfeiter: "quidam fortunae meae invidius qui Senis aliorum Geographias depravatim resculpi curat" (Almagià, MCV p. 53). According to Almagià, the engraving of this plate can be attributed to Arnoldo de Arnoldi. Etching and engraving, printed on contemporary laid virgin paper with watermark "letter PC in a circle with flower," with margins, paper slightly browned, otherwise in excellent condition. Rare work, surveyed for only 11 institutional examples according Bifolco-Ronca (see Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, ' p. 1994). Matteo Florimi (Polistena c. 1540 - Siena 1613) was a publisher and merchant of books and prints. Of Calabrian origin, he settled in Siena in 1581, with a store “in Banchi”. Matteo Florimi's chalcographic activity was several times joined by master engravers such as Cornelis Galle, Arnoldo Arnoldi, Pieter de Iode, Jan Sadeler and artists such as Francesco Vanni, Ventura Salimbeni and Alessandro Casolani, with whom the printer collaborated in the preparation of religious subjects. Florimi's cartographic activity produced prints of many cities and territories around the world, which were never drawn for him, but were manipulations of already existing reliefs, or of maps published by other printers. In the second half of the sixteenth century, Florimi was far-sighted in devoting himself to the production of bird's-eye views of cities as faithfully as possible. ' Florimi copied some maps by Antonio Lafreri, Claude Duchet, Abraham Ortelius. As far as map engraving work was concerned, in 1600, Matteo Florimi called the Flemish engraver Arnoldo degli Arnoldi to work in his workshop with the promise of greater compensation than that bestowed upon him by Giovanni Antonio Magini, with whom the artist was working. This offer by Florimi triggered the wrath of Magini, who, though not naming him, called him an "envious counterfeiter" for stealing such a skilled cartographer from him. The collaboration between Florimi and Arnoldi lasted only two years (1600-1602), but it was quite productive: together they printed the Stato di Siena, ' la ' Choronografia Tusciae, ' la Nuova descrittione della Lombardia, l’Europa, l’America ' and the ' Descrittione Universale della Terra. Bibliografia Bifolco-Ronca, ' Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo ' (2018), tav. 1000; Elisa Boffa, ' Un tipografo calabrese a Siena: Matteo Florimi, in “Accademia dei Rozzi” (2013): II, n. 7; H.A.M. van der Heijden, ' Matteo Florimi (+1613) – Landkarten und Stadtplanverleger in Siena, in “Florilegium Cartographicum”, Lipsia (1993): n. 11; Almagià (1948): p. 53; Kinauer (1970): n 32; Shirley (2004): p. 393, n. 41; Bifolco-Ronca (2014): n. 92; Rombai (1993): p. 106. Cfr.
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